La storia ha dimostrato che “Sì si è pòtuto, sì si può e sempre si potrà!
Il Generale d’Esercito Raúl Castro, Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba, ha pronunciato il discorso centrale della manifestazione politico – culturale per il 65º anniversario degli assalti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, celebrato giovedì 26 di luglio nella città eroica di Santiago di Cuba.
L’arte ha evocato gli eroi e i martiri della Patria davanti a Raúl, al Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez; al Secondo Segretario del Comitato Centrale, José Ramón Machado Ventura altri membri del Burò Politico, e a più di 10.000 santiagheri presenti.
«Per i cubani, ha risaltato Lázaro Expósito Canto, primo segretario del Partito in Santiago, la sorte è stata tracciata e nè yanquees, nè traditori, nè piani sovversivi, nè uragani nè blocchi ci faranno mai tremare.
Questa Rivoluzione, figlia delle idee martiane e fideliste, non si arrende né si vende.
Saremo fedeli a Fidel e a Raúl, a questo Raúl che rispettiamo, ammiriamo e al quale vogliamo molto bene», ha detto Expósito.
Raúl ha ricordato nel suo discorso che nei prossimi mesi commemoreremo importanti avvenimenti storici tra i quali il 150º anniversario delle lotte per l’indipendenza, il 10 ottobre del 1868, il 60º anniversario del trionfo della Rivoluzione il 1º gennaio del 1959, occasione in cui i mambì entrarono vittoriosi a Santiago per restare definitivamente al lato del loro popolo.
«Solo quattro giorni fa l’Assemblea Nazionale ha approvato il Progetto di Costituzione della Repubblica, che sarà oggetto di un’ampia consultazione popolare nei prossimi mesi e con le opinioni e le proposte emanate da questo processo democratico, sarà nuovamente analizzato nel Parlamento per elaborare i testo definitivo che si sottoporrà a un referendum, mediante
il voto diretto e segreto di ogni cittadino, per la sua approvazione e la successiva proclamazione», ha riferito.
Il primo segretario del Partito ha detto che «Inizierà un trascendentale esercizio politico e democratico il cui esito dipenderà, in primo luogo, dalla partecipazione attiva e impegnata dei cubani con la guida del Partito Comunista e la partecipazione dell’Unione dei Giovani Comunisti e delle organizzazioni di massa, nel quale si dovrà far sì che ogni cittadino comprenda la necessità e la portata dei cambi che dobbiamo introdurre nella Costituzione, in modo che si garantiscano il carattere irrevocabile del socialismo e la continuità della Rivoluzione.
La fiamma del 26 è tornata a illuminarci
Il Generale d’Esercito ha riaffermato ne 65º anniversario delle gesta della Moncada che con la libertà conquistata e la presenza permanente del Comandante in Capo, il nostro popolo difenderà per sempre la sua Rivoluzione Socialista.
Alle 5.15 . all’alba, all’ora in cui i giovani della Generazione del Centenario comandati da Fidel fecero vibrare quel 26 di luglio del 1953, i muri dell’allora fortezza, quello stesso scenario ha accolto in quest’altra aurora carica di luce, di bandiere e di inni alla libertà, la manifestazione politico – culturale, presieduta dal Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito.
«Dobbiamo venire qui tutti gli anni a ricordare i morti della Rivoluzione», aveva detto in questa città il leader storico in quello stesso anno di vittoria del 1959 e questo inchino alla storia sarà inoltre un momento speciale per reiterare l’impegno eterno di mantenere accesa la fiamma della lotta che hanno acceso per noi.
Il pioniere Vladimir Céspedes Perdomo, lo ha ricordato recitando i vibranti versi di /Già siamo in combattimento/ del poeta assaltante ucciso Raúl Gómez García, e lo ha ribadito nel suo intervento la giovane professoressa di pedagogia e psicologia dell’Università d’Oriente, Arianni Rodríguez González.
L’arte ha ricordato ugualmente gli eroi e i martiri della Patria di fronte a Raúl, al Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, al Secondo Segretario del Comitato Centrale, José Ramón Machado Ventura, ad altri membri del Burò Politico, e ai circa 10.000 santiagheri presenti.
In loro memoria Fabiana Chavelis Álvarez, del progetto Príncipe Enano, ha interpretato /Caminante/, il coro Madrigalista ha offerto la /Cantata agli eroi/ e l’attrice Fátima Patterson e il declamatore Dayron Chang hanno dedicato
/Escribo 26/.
Il primo segretario del Partito nella provincia, Lázaro Expósito Canto ha detto nel suo intervento che oltre alla loro gloriosa storia, i santiagheri si sono proposti l’ottenimento di risultati economici e sociali degni della ricorrenza, come le 300 opere che ha segnalato.
Questi risultati sono statati riconosciuti nel discorso di Raúl, che ha detto che resta molto da fare nel proposito che Santiago di Cuba sia ogni giorno più bella, igienica, ordinata e disciplinata, degna di custodire i resti di molti dei più grandi figli della nazione cubana tra i quali l’Eroe Nazionale, il Padre e la Madre della Patria , e il leader storico della Rivoluzione Cubana.
Nel suo discorso, il Generale d’Esercito ha annunciato gli importanti avvenimenti vicini da commemorare: il 150º anniversario dell’ inizio delle nostre lotte per l’indipendenza, il 10 ottobre del 1868, la consultazione popolare del progetto di Costituzione della Repubblica e la celebrazione il 1º gennaio di 60 anni di trionfo della Rivoluzione.
Inoltre ha segnalato l’appoggio solidale alla Rivoluzione Bolivariana e chavista guidata dal presidente Nicolás Maduro; al Nicaragua, al Fronte Sandinista e al compagno Daniel Ortega, la liberazione di Lula da Silva, e le felicitazioni al fraterno Messico e al suo presidente eletto Andrés Manuel López Obrador.
Ugualmente il Primo Segretario del Comitato Centrale ha parlato delle relazioni con gli Stati Uniti ed ha ripeuto la disposizione al dialogo con le autorità di questo governo e ha detto che il nostro popolo dev’essere sempre preparato a rispondere ad ogni sfida con dignità, fermezza, ottimismo e la fede sicura nella vittoria.
Raúl ha ricordato i giovani compagni che 65 anni fa in questo luogo furono selvaggiamente torturati e assassinati e dopo aver ammirato la bella aurora santiaghera ha risaltato la vista delle montagne che comprendono anche la Gran Piedra e ha sottolineato che Santiago di Cuba è circondata dalla Sierra Maestra come simbolo di fermezza, ribellione e vittoria.
Gli studenti di balletto della scuola per vocazioni d’arte José María Heredia, e la Compagnia di Balletto Santiago hanno interpreto il tema /Cuba va/ nella bella mattinata.
Erano presenti i membri della segreteria del Comitato Centrale e la vice presidente del Consiglio di Stato e presidente del Potere Popolare nella provincia, Beatriz Johnson Urrutia, membri del Comitato Centrale e brigate di amici di altre nazioni solidali con Cuba.