Con la presenza del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, martedì 24 si è svolta una riunione di controllo delle azioni che realizzano, come parte del Piano dello Stato per affrontare il cambio climatico chiamato “Tarea vida”, i differenti organismi, le entità e le province del paese.
Di fronte agli effetti prevedibili, dove, quando e con che importanza si ubicheranno le industrie che elaborano i prodotti della pesca?
Che impatto avrà nello stabilimento e le dimensioni delle industrie il nuovo disegno che si realizza per la produzione agricola e dell’allevamento?
A questi e ad altri interrogativi si cerca di dare risposte con la strategia disegnata dal Ministero dell’Industria Alimentare per far fronte all’inevitabile cambio climatico.
L’attività economica di questo settore è determinante per la produzione di alimenti ed è una delle più vulnerabili agli affetti del clima perché molte specie rischiano la vita di fronte a qualsiasi variazione nei loro ecosistemi.
Per questo sono stati proposti come obiettivi fondamentali l’approfondimento della diagnosi, le azioni e i progetti d’adattamento al cambio climatico con carattere integrale e progressivo, l’assicurazione dell’uso efficiente dell’acqua nella acquicoltura e per l’industria alimentare, mediante l’introduzione di moderne tecnologie, lo sfruttamento di nuove fonti di rifornimento.
Diminuire gli elementi inquinanti partendo da una riduzione degli stessi e un efficace trattamento dei residui, incrementando la partecipazione delle fonti rinnovabili d’energia e contribuire alla protezione degli ecosistemi marini più vulnerabili.
Durate l’incontro è stato analizzato il compimento del programma per fermare il deterioramento del patrimonio dei documenti della nazione cubana.
La ministro di Scienza, Tecnologia e Ambiente, Elba Rosa Pérez Montoya, ha riconosciuto che il Ministero dell’Industria Alimentare realizza un lavoro coerente per questi aspetti ed ha insistito sulla necessità d’approfondire sempre più i temi della sicurezza alimentare, il vincolo con l’agricoltura e l’impatto di altri attori non statali vincolati alle attività del settore.
Inoltre ha raccomandato di continuare la ricerca dell’informazione scientifica nelle aree più coinvolte.
Sono poi state esposte le priorità della Tarea Vida definite per la provincia di Pinar de Río, concentrate in sette municipi e in maniera fondamentale a Guane, dati gli effetti previsti di fronte alle inondazioni delle coste e altro.
In maniera particolare è stata prevista la nuova ubicazione definitiva delle case che si trovano ancora nella spiaggia Las Canas, del municipio di Pinar del Río; nell’insediamento Punta de Cartas, del municipio de San Juan y Martínez, nella comunità La Bajada, nel municipio de Sandino, e Dayaniguas, nel municipio di Los Palacios.
Tra i vari lavori si riabiliterà l’ecosistema protettore della costa e in questo 2018 si rimboschiranno dieci ettari di mangrovie e s’eseguirà la manutenzione di 15 chilometri di canali di scambio idrico nelle mangrovie e alla foce dei fiumi a sud di Los Palacios.
Inoltre si lavorerà per il recupero integrale delle spiagge con erosione intensa e si applicheranno tecnologie integrali per la protezione del riso.
È anche stata richiamata l’attenzione sulla manifestazione di eventi anomali nella Penisola di Guanahacabibes associati al cambio climatico, come l’apparizione di nuove specie esotiche invadenti, gli effetti sui luoghi dove annidano le tartarughe e l’emigrazione del pellicano bianco e del granchio rosso
Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri si è interessato a come s’implementa nella provincia il Piano dello Stato ed ha spiegato che è stata creata, con una risoluzione del presidente del Consiglio dell’Amministrazione Provinciale una commissione che ogni mese dirige il compimento delle azioni previste e veglia sull’introduzione dello scontro al cambio climatico nella strategia di sviluppo integrale della provincia.
Poi è stato analizzato il compimento del programma per fermare il deterioramento del patrimonio dei documenti della nazione cubana, come parte del quale l’Istituto Cubano dell’Arte e l’Industria cinematografica ICAIC, la prima istituzione culturale fondata dalla Rivoluzione, ha reso conto delle azioni per preservare la memoria storica.
È stato spiegato che sono state create migliori condizioni per gli archivi cinematografici nelle volte, negli spazi per la fototeca, la videoteca, la sala d’attenzione ai clienti e i laboratori di restauro delle pellicole.
È anche stato installato uno scanner digitale d’alta risoluzione per le pellicole e si sta costruendo un laboratorio per passare allo scanner e restaurare le fotografie, i testi e i manifesti, che si ubicherà nel Museo del Cinema.
Nella memoria storica dell’Istituto si conservano molti materiali, film cubani e del cinema internazionale, colonne sonore, effetti, materiali storici e musica registrata in generale, fotografie di film, di personalità, immagini di produzione, fotogrammi, negativi e contatti, manifesti di cinema e sceneggiature, liste di dialoghi e traduzioni.
Inoltre si conserva un gran numero di pezzi destinati al museo cinematografico, alle biblioteche, con testi e pubblicazioni cinematografiche ed altri beni patrimoniali, opere d’arte, premi, artigianato, mobili antichi, auto d’epoca e costumi.
Nel caso particolare del cinema cubano in 60 anni, nonostante condizioni molto difficili, si è mantenuto un programma per la preservazione, il restauro e attualmente la digitalizzazione, applicando le diverse modalità di collaborazione e interazione.
Durante la riunione la Ministro di Scienza, Tecnologia e Ambiente ha riconosciuto che nonostante la complessità del processo di restauro questo organismo presenta passi avanti sostenuti nel suo lavoro.
È stato poi aggiunto che nel caso del Ministero delle Industrie, questi lavori sono stati strutturati in due tappe.
Tutte le informazioni digitali relazionate con la memoria storica si organizzano con l’uso dell’applicazione informatica e si ubicano video e fotografie digitalizzando tutti i documenti.
In una seconda tappa inizierà la conservazione e l’archivio dei documenti in copia informatica, relazionati alla creazione del ministero e al suo funzionamento.
«L’impegno è ordinare poco a poco il sistema in tutto il territorio nazionale», ha detto Elba Rosa Pérez Montoya, ministro di Scienza, Tecnologia e Ambiente. «Ci restano molte cose da fare, ma il paese non è stato a braccia conserte», ha concluso.
Finalmente, il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha ricordato le indicazioni impartite dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz per il riscatto e la preservazione di tanti preziosi materiali che formano la memoria storica di Cuba.