«La partecipazione dei cubani residenti all’estero al dibattito del Progetto di Costituzione costituisce un fatto inedito nella storia della Rivoluzione», ha affermato, venerdì 3, Ernesto Soberón, direttore di Temi Consolari e Cubani Residenti all’Estero (DACCRE), e lo ha dichiarato attraverso la rete sociale Twitter.
«Questa partecipazione ratifica la volontà del nostro governo di contare con l’opinione di tutti i cubani», ha scritto il diplomatico cubano.
Dalla prima settimana di settembre si abiliterà una sezione nel sito web Nazione e Emigrazione del Ministero delle Relazioni Estere (MINREX) attraverso il quale tutti i cubani all’estero avranno accesso a una modello online per trasmettere le loro proposte di modifica o commentari sul Progetto, ha informato l’ambasciatore in un tweet.
In una successiva conferenza stampa nella cancelleria cubana, Soberón ha segnalato che per due mesi i cubani residenti all’estero potranno emettere i loro criteri sul testo costituzionale e lo potranno fare quante volte vorranno, solo dovranno offrire un minimo di dati per convalidare che è un cittadino cubano quello che opina, ha detto.
Circa 1400000 cubani vivono in 120 paesi, la maggioranza negli Stati Uniti, e per far sì che tutti possano partecipare, la DACCRE e le entità competenti lavorano alla creazione di tutte le condizioni tecniche per il processo online.
«Maggiore sarà la partecipazione, maggiore sarà il successo di questo processo», ha segnalato Soberon a L’Avana.
Inoltre ha sostenuto che il dibattito si realizza attraverso la piattaforma Nazione e Emigrazione perchè così il dialogo sarà diretto, con la minor quantità d’intermediari possibili, anche se tutti i funzionari che lavorano nelle missioni e nei consolati cubani all’estero sono disponibili ad offrire informazioni e aiuti alle loro comunità .
Quando si compiono 40 anni dalla prima pratica tra rappresentanti degli emigranti e il Governo cubano, celebrata nel novembre del 1978—, questa decisione è una prova evidente della continuità della politica sovrana di continuare a rinforzare i vincoli tra la Rivoluzione e la comunità all’estero.
Una domanda ricorrente da quando è iniziato il processo di riforma costituzionale nella nazione, fatta da molti nei siti digitali cubani, è stata chiarita da Soberón :
Potranno votare nel referendum i cubani residenti all’estero?
«La Legge Elettorale cubana è chiara in quanto a coloro che hanno diritto al voto e stabilisce come requisito essere residente permanente nel paese per un periodo non minore di due anni. Questo non è cambiato, Noi creeremo le condizioni per far sì che tutti i nazionali che si trovano all’estero e rispondano alle esigenze stabilite dalla Legge e dalla Costituzione, possano viaggiare a Cuba e votare».
Il diplomatico ha approfittato dell’incontro con i giornalisti per dettagliare in che consiste l’introduzione al Progetto di nuova Costituzione del principio del “diritto di cittadinanza effettiva”, che secondo lui implica due cambi fondamentali :
1. Introduce che l’adozione di un’altra cittadinanza non implica la perdita della cubana.
2. Stabilisce che una volta in territorio nazionale, il connazionale può fare uso solo della cittadinanza cubana e deve entrare e uscire dal territorio nazionale con passaporto cubano.
Nella sede del Ministero delle Relazioni Estere, Ernesto Soberón ha confermato che tutti i cubani residenti nell’Isola o no, potranno partecipare al dibattito del progetto della nuova Costituzione e così uniti rinnovare la legge fondamentale della Repubblica