Il Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela respinge categoricamente le dichiarazioni del portavoce del Servizio Europeo per l’azione esterna dell’Unione Europea del 09 agosto 2018, che diventano, ancora una volta, un atto d’ingerenza in questioni che sono competenza esclusiva delle istituzioni venezuelane.
Lo sforzo fatto dal suddetto portavoce di evitare di menzionare che gli eventi avvenuti durante la celebrazione dell’81° anniversario della Guardia Nazionale Bolivariana, il 04 agosto 2018, sono stati un atto di terrorismo e un tentato omicidio al Capo dello Stato è davvero incomprensibile.
L’Unione Europea rimane intrappolata nella sua retorica irrazionale e colonialista, fingendo d’ignorare queste azioni terroristiche che non erano solo dirette contro la vita del Presidente Costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela Nicolás Maduro Moros, ma anche contro la vita delle più alte autorità dei Poteri Pubblici, Alte cariche Militari e membri del Corpo Diplomatico presenti alla cerimonia, con l’obbiettivo di scatenare un processo violento e perturbare la stabilità politica del Venezuela dopo l’elezione dell’Assemblea Nazionale Costituente.
Le indagini condotte dagli organi giurisdizionali competenti, evidenziano elementi che consentono l’inizio di un processo, secondo quanto stabilito dallo stato di diritto, a due membri dell’Assemblea Nazionale a cui la è stata revocata l’immunità parlamentare attraverso le procedure costituzionali esistenti, in modo che potranno essere processati secondo le nostre leggi e regolamenti.
Il presidente Nicolás Maduro è fermamente determinato a proseguire sulla via della pace, delle leggi e della Costituzione.
Queste sono le strade della Rivoluzione Bolivariana, ma queste strade saranno possibile solo con la giustizia e la giustizia si fa presente solo quando questo tipo di atti che attentano contro la pace della Repubblica non rimangano impunti.
Caracas, 10 agosto 2018