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Il processo di riconversione monetaria in Venezuela è ora una realtà. Implementarlo gradualmente mentre il Gabinetto Economico adegua i dettagli relativi all’entrata in vigore, getterà le basi per il Programma di ripresa economica, crescita e prosperità che smantellerà il capitalismo neoliberale che certuni speravano d’imporre al Paese. Il presidente assicurava sul suo account Twitter, il 20 agosto, che questo passo rappresenta “una svolta” per il Venezuela, aggiungendo: “Stiamo per smantellare la guerra perversa del capitalismo neoliberale ed installare un’economia virtuosa, equilibrata, sana e produttiva”.
Granma affronta diversi aspetti che ci permettono di comprendere il processo:
Quali sono gli obiettivi della riconversione?
Questa politica monetaria comporta l’adozione di azioni correttive per affrontare i fattori che distorcono l’economia, come l’inflazione, la liquidità monetaria, la riduzione del potere d’acquisto e altri, consentendo la creazione di condizioni per ridurre la vulnerabilità agli elementi che destabilizzano l’economia di una nazione. Così la valuta passa a una nuova scala, con meno zeri, senza perdere il potere d’acquisto. Secondo il presidente venezuelano, questo processo contribuirà a difendere la valuta nazionale dagli attacchi finanziari perpetuati dai settori filo-imperialisti.
Cos’è il Bolívar Soberano e qual è il suo rapporto con il Petro?
La conduzione del processo avvia la circolazione del Bolívar Soberano (Bs.S.) e la creazione di un nuovo conio monetario che include una nuova serie di monete da cinque e un bolivar, nonché banconote nelle denominazioni di 2, 5, 10 , 20, 50, 100, 200 e 500 bolivar. Il Bs.S. ha cinque zeri in meno rispetto al bolivar, col quale coesisterà per i cambi e le piccole transazioni. Il Bs.S. è ancorato al Petro, cioè sostenuto dai giacimenti petroliferi del Paese. Secondo l’annuncio, le nuove banconote (2, 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500) sono nelle mani di banche pubbliche e private. Quindi, l’avvio di Bs.S. Nella circolazione è soggetto al volume di petrolio disponibile e agirà da conversione collegata a fornitura o prezzo del petrolio venezuelano. Ogni unità della criptovaluta è equivalente a 3600 Bs.S. e sarà il referente utilizzato per fissare salari e prezzi di beni e servizi, come unità contabile utilizzate nella nazione bolivariana. Prima dell’inizio del processo, le autorità della Banca Centrale del Venezuela assicuravano consegna e salvaguardia delle nuove banconote nelle banche del Paese, ribadendo che le vecchie banconote coesisteranno fino a nuovo avviso, man mano che queste ultime scompariranno gradualmente. L’esistenza del nuovo conio monetario consentirà progressi affrontando la carenza di liquidità in Venezuela, soprattutto risultato del contrabbando che estrae banconote in Paesi come la Colombia, portando all’emanazione di due prezzi in molti negozi: uno per le transazioni elettroniche e l’altro per la carta-moneta.
Quali altre misure supportano la riconversione?
Un nuovo sistema di prezzi equi veniva annunciato il 21 agosto, garantendo il paniere di base dei prodotti alimentari venezuelani al prezzo inferiore a mezzo petro, formula descritta dal Presidente Maduro come “rivoluzionaria”, ponendo il lavoro al centro del riequilibrio generale della società, oltre alla produzione di beni e alla compensazione salariale. “Con questo metteremo definitivamente fine al modello perverso dei prezzi dollarizzati nel Paese”, sottolineava. Inoltre, come previsto nella riconversione, è previsto un nuovo modello di politiche fiscali; una nuova politica di sussidi silla benzina; l’aumento del quattro percento delle imposte sul valore aggiunto; e l’istituzione di un unico tasso di cambio di valuta che fluttuerà secondo la Banca Centrale. Il presidente invitava il popolo a difendere la stabilità dei prezzi “con coscienza” e, sulla sua pagina ufficiale di Facebook, espresse gratitudine per il sostegno popolare e il lavoro instancabile che ha permesso la riconversione monetaria ed economica. Alla fine del primo giorno del processo, il Vicepresidente esecutivo Delcy Rodríguez riferiva sul canale televisivo venezuelano 8 che poco dopo l’apertura della piattaforma bancaria elettronica, dove sono gestite le transazioni col Bolivar Soberano, circa 400000 operazioni in diversi punti erano già state completate. “Il programma di recupero è il modo per vincere la guerra”, ribadiva.
Traduzione di Alessandro Lattanzio