Nei giorni in cui di nuovo si alza la voce di Cuba e di milioni di amici nel mondo per denunciare ancora una volta il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba da più di 55 anni, il presidente nordamericano Donald Trump approfitta dell’opportunità per rinnovare per un altro anno la Legge di Commercio con il nemico.
Prensa Latina ha informato che il mandatario ha fatto conoscere la sua determinazione di continuare con l’esercizio di certe facoltà di questa legislazione che è d’interesse nazionale per il suo paese.
Da quando ha assunto la presidenza del suo paese, questa è la seconda occasione in cui Trump ha prorogato la normativa che dovrebbe spirare il prossimo 14 settembre e con la nuova decisione si manterrà in vigore sino alla stessa data nel 2019.
Questa azione implica il mantenimento della sua autorità su alcune sanzioni mediante decreti esecutivi e l’eliminazione di alcune restrizioni, se fosse suo interesse.
Anche se l’eliminazione totale del blocco a Cuba necessita una decisione del Congresso nordamericano, dall’approvazione dello statuto del 1917 che costituisce la sua base, questa legge delega nel presidente nordamericano la possibilità di applicare castighi economici in tempo di guerra o in qualsiasi altro periodo d’emergenza nazionale e proibisce il commercio con il nemico o i suoi alleati durante conflitti armati.
Alla fine del prossimo ottobre, l’Isola presenterà per la ventisettesima volta consecutiva nell’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, la risoluzione che reclama l’eliminazione dell’assedio imposto dagli Stati Uniti da più di mezzo secolo.