Forse perché lo sport è soprattutto un universo di giovani, forse perché ha partecipato all’analisi, Ronal Hidalgo Rivera, secondo segretario del Comitato Nazionale della UJC; forse perché è l’attuale capo del’Ufficio di Attenzione alle Missioni (OAM) cubane in Venezuela, che mostra nella sua traiettoria un lungo cammino di dirigenti dell’avanguardia giovanile, forse perché con tutto questo unito, la riunione di consultazione del Progetto costituzionale nella Missione Sportiva Cubana in Venezuela ha riguardato soprattutto l’ambiente sociale delle nuove generazioni.
Così quando il collaboratore Isidoro Guevara ha proposto l’inclusione nell’articolo 70 dell’obbligo dei genitori di rispettare i figli e nello stesso tempo l’obbligo di questi di occuparsi dei propri genitori, il secondo segretario della UJC ha ricalcato come un qualsiasi cubano, la responsabilità doverosa che hanno i giovani di curare e proteggere i loro genitori.
Questo tema della famiglia tocca tutti, e così Pedro Socarrás ha proposto che il paragrafo 190 dell’articolo 67 contenga una descrizione esplicita del processo legale al quale si devono sottoporre gli adulti che evitano e contravvengono il loro ruolo di formatori, dalla casa, dei valori sociali.
Dopo un intervento del cooperante Lázaro Labrada, il reporter Manuel Singh Castillo ha detto che nell’articolo 200, nell’ampio ventaglio di età in vigenza nel paese per permettere varie voci -votazioni, eleggibilità come deputati, lavoro, patente di guida– si determini un momento uniforme a 16 – 17 o 18 anni e che la portata della condizione d’adulto garantisca tutti i diritti.
Julio César García Rodríguez, a capo della OAM, ha affermato che per ciò che riguarda le riforme di alcune leggi e le promulgazioni di altre, quello che si può dire è che Cuba conta con una società civile molto organizzata e che dobbiamo essere orgogliosi dei nostri giovani.
«Sono loro quelli che per esempio in Venezuela realizzano, senza esperienze precedenti, la direzione dei centri di diagnosi integrale (CDI), oggi più complessi che nei nostri policlinici. Sono i continuatori di Martí, che a 17 anni era detenuto nelle cave di San Lazaro, sono i seguaci delle generazioni di ragazzi che hanno combattuto nella Sierra, alfabetizzato nelle montagne e combattuto a Girón», ha ricordato.
Ángel Eloy Ramón García ha segnalato a questo punto che la UJC è il braccio del futuro della Rivoluzione e che lo sport stesso è un testimone del raccolto che le pratiche democratiche cubane, dall’infanzia, ci concedono per realizzare con successo un esercizio popolare di questa portata.
La consultazione , guidata anche da Orlando Álvarez Acosta, capo del Gruppo Nazionale di Lavoro in Venezuela, e da Gaspar Sotolongo Pérez, capo della nostra Missione Sportiva, ha toccato altri punti sensibili del progetto.
Il giornalista Singh Castillo ha segnalato che il paragrafo 39 del’articolo 5 che riguarda direttamente la società comunista che desideriamo costruire, ed ha formulato un’ interessante domanda su questo: «Se i nostri bambini continueranno o meno a gridare “Pionieri per il comunismo…”. Lo stesso giornalista incorporato a parte dello staff della stampa a questa riunione, ha affermato inoltre che il paragrafo 140 dell’articolo 40 deve comprendere nella Costituzione vigente la garanzia di ibero accesso a balneari, spiagge e circoli sociali, per frenare spiacevoli situazioni che si manifestano.
Maritza Armenteros ha segnalato che la Costituzione che si sta approvando deve aggiungere al paragrafo 122 dell’articolo 28 la possibilità dei cittadini cubani che vivono all’estero d’investire nel loro paese, perchè questo apporterebbe benefici, come per esempio molti collaboratori sportivi con capitali ben guadagnati in missioni di collaborazioni o con contratti.
In omaggio al suo sindacato, Ángel Eloy Ramón García ha proposto per il paragrafo 60 che si metta lo sport tra i settori che lo Stato deve sviluppare.
Pedro Medina, un altro collaboratore, ha proposto che la Costituzione riferisca nel paragrafo 36 del articolo 4, che la nostra moneta in corso legale è il peso cubano, considerando che questo fa parte del patrimonio del paese.
Dagmar Castro ha segnalato che il paragrafo 85 dell’articolo 2 deve stabilire che, al posto di “il paese può concedere asilo ai casi che cita”, la frase che “può concedere”.
Sulla figura del governatore provinciale, nell’articolo 170, Yosley Mustelier ha suggerito che questi sia eletto nella stessa istanza geografica e non designato in maniera centralizzata.
Nella consultazione della Missione sportiva che conta con 520 collaboratori ed è la seconda più grande in Venezuela, sono affiorati dubbi riferiti ai metodi d’applicare per il controllo popolare degli obblighi dello Stato, anche se più che un incontro di richieste è stata un’assemblea di certezze.
Questa Missione ha previsto la realizzazione di 26 riunioni di questo tipo, delle 637 alle quali parteciperanno circa 21.200 collaboratori sino al 15 ottobre.
Fino ad oggi soni state realizzati in terra bolivariana 234 incontri di consultazioni che con il 92.6% di partecipazione, hanno apportato 1817 modifiche, delle quali 1512 sono proposte di modiche per definire con uno sguardo collettivo la carta nautica della nostra nazione.