In Venezuela vige uno stato di golpe permanente. Le opposizioni a Maduro con il sostegno di Stati Uniti e Colombia, soffiano sul fuoco della violenza perché non riescono ad arrivare al potere per le vie canoniche di quel liberalismo che dicono di voler difendere.Evidentemente solo a parole.
Il presidente venezuelano Maduro in una conferenza stampa da Miraflores, il palazzo presidenziale di Caracas, ha denunciato quella che definisce la «cospirazione permanente» di Colombia e Stati Uniti, ma che in ogni caso lui ha «assoluta fiducia» nelle forze armate venezuelane.
Interrogato dall’inviato del New York Times riguardo una cospirazione ordita da un gruppo di ufficiali militari venezuelani che avrebbero contattato funzionari statunitensi, Maduro ha risposto di essere a conoscenza di questo piano per rovesciare il suo governo, grazie a informazioni fornite dalle agenzie di intelligence di Caracas.
A capo di questo tentativo golpista vi sarebbe Francisco Baez, generale in pensione che «si muove tra i Caraibi e Miami», e ha «l’intenzione di organizzare un colpo di Stato», ha denunciato Maduro.
Il presidente ha inoltre ricordato che le agenzie di intelligence venezuelane hanno già catturato un primo gruppo di persone coinvolte nei piani di golpe che «erano finanziati dalla Colombia e con contatti negli Stati Uniti».
«Il cui obiettivo era quello di creare una sollevazione militare».
I golpisti, però, potrebbero contare solo su pochi elementi, «una manciata di soldati che si sono messi al servizio della Colombia», che «non rappresentano la morale del FANB».
Infine, il leader venezuelano ha invitato i giornalisti presenti a indagare sul colonnello Oswaldo Valentín García Palomo, responsabile delle riunioni in Colombia con gli Stati Uniti e coinvolto nel tentativo di assassinare Maduro e i principali dirigenti del Venezuela, tramite i droni armati di cariche esplosive. Un attentato sventato solo dall’efficacia delle misure di sicurezza poste in essere dai servizi venezuelani.
Altro riferimento è a Osman Alexis Delgado Tabosky, il quale «ha partecipato a tutti gli incontri per rovesciare il governo» e si dice che abbia diretto e finanziato il tentativo fallito contro il presidente.
Vista la situazione delicata, Maduro ha reso noto che sta valutando se recarsi o meno a New York per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU): «Voglio andare a New York (quartier generale delle Nazioni Unite), ma devo fare attenzione alla mia sicurezza».