L’incontro realizzato nel pomeriggio di lunedì 24 dal Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, durante sua visita alla sede di Google, a Nuova York, è stato informativo e fruttifero.
Dirigenti di varie compagnie del settore della tecnologia dell’informazione e le comunicazioni del paese anfitrione, hanno mostrato al mandatario un interesse specifico per le potenzialità di sviluppo della nazione dei Caraibi.
Invitato da Eric Shmidt, vicepresidente di Alphabet, il Capo di Stato della Repubblica di Cuba ha conversato con gli assistenti sullo sviluppo delle alte tecnologie e del ruolo di queste nella crescita dei paesi in via di sviluppo. Ugualmente hanno indicato le sfide che implicano questi progressi tecnologici e il loro uso in un mondo sempre più disuguale.
Durante la riunione, Díaz-Canel ha segnalato che l’informazione della società costituisce una priorità per il governo cubano ed ha risaltato inoltre che il blocco economico degli Stati Uniti è il principale ostacolo per ottenere lo sviluppo di questa sfera alla massima capacità.
Il mandatario si è riferito al prezioso potenziale di risorse umane che possiede l’Isola in aree come quelle che hanno motivato questo incontro ed ha segnalato le opportunità che si aprono nei settori delle tecnologie più moderne, come la biotecnologia.
Per la parte straniera hanno partecipato i dirigenti principali di Google, VaynerMedia, Connectify, Mapbox, Mckinsey and Company, Virgin Group, AirBnB, Revolution, Twitter, Microsoft, Bloomberg, e Cresta.
Per la parte cubana, hanno accompagnato il Presidente Díaz-Canel, Bruno Rodríguez Parrila, ministro delle Relazioni Estere; Rodrigo Malmierca Díaz, ministro del Commercio Estero e l’Investimento Straniero e Jorge Luis Perdomo Di-Lella, ministro delle Comunicazioni.
L’ importanza delle nuove tecnologie per l’educazione di una società, le priorità politiche della Maggiore delle Antille, così come la rotta che prende l’Isola in quello che è relativo allo sviluppo tecnologico, sono stati temi sviluppati tra il mandatario cubano e i suoi anfitrioni.