New York – L’appartamento di Lane Rosenthal, all’ 8º piano dell’edificio Dakota, a un lato del Parco Centrale, è servito da sede dell’incontro di figure della cultura statunitense con il mandatario cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez.
Artisti del cinema, della pittura e scultura, la letteratura, la danza, la musica hanno accolto con calore il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, che è stato con loro nel tardo pomeriggio di venerdì 28, nell’ambiente intimo e disteso della famiglia Rosenthal.
L’attore Robert de Niro ha accolto l’invitato con queste parole: «Diamo il benvenuto al Presidente del paese che sta a sud del nostro, al Presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel».
«Dobbiamo apprendere dal Galateo tra vicini. I buoni vicini conversano, i buoni vicini condividono, i buoni vicini non costruiscono muri», ha detto.
«Cuba e gli Stati Uniti -ha poi aggiunto- condividono molte tradizioni culturali e queste devono continuare a servire per costruire ponti», ha segnalato .
Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha ringraziato «Per l’incontro e per l’affetto espresso degli eccellenti artisti qui riuniti verso l’Isola. È un privilegio che Robert de Niro ci abbia presentato, con parole tanto importanti per il loro contenuto », ha detto.
«Siamo venuti negli Stati Uniti con un messaggio di pace, per costruire qualcosa che ci permetta d’avanzare, perchè si distruggano i muri, per far sì che si elimini il blocco», ha segnalato.
«Disgraziatamente, ha aggiunto, le relazioni bilaterali stanno retrocedendo, ma noi non ci fermeremo. Per questo contiamo con molti amici come voi anche in altri settori della società nordamericana. La maggioranza de popolo statunitense non vuole che si blocchi Cuba», ha affermato.
«In questo cammino, ha spiegato, conteremo sempre con la cultura, perché tra i due popoli esistono vincoli culturali molto forti. Molti artisti di questo paese hanno lavorato e consolidato la loro arte in Cuba e molti artisti cubani lo hanno fatto qui.
Il percorso di Díaz-Canel a New York
New York – Se c’è un punto che fa rabbrividire in questa città è la Zona Zero, dove prima sorgevano le Torri Gemelle del World Trade Center y dove oggi sorgono il National 9/11 Memorial e il nuovo World Trade Center.
Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, è giunto sino a lì sabato 29, accompagnato dagli altri membri della delegazione cubana che in questi giorni ha sviluppato un intenso programma di visite nel contesto del 73º periodo di sessioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il Capo di Stato si è fermato nell’area dove si trovano due fontane che marcano lo spazio che occupavano prima le Torri, fatte crollare dal terrorismo l’11 settembre del 2001.
La scroscio costante della’acqua, i bordi scuri dove sono incisi i nomi delle vittime, il suono del vento freddo che porta suoni lontani dalla città, invitano alla meditazione e a un sobrio inchino.
Non lontano dalla caduta dell’acqua, un albero speciale noto come «l’albero della vita», ha attirato l’attenzione del mandatario. Era l’unico cresciuto lì prima del fatto sinistro, poi ritirato dal suolo e ripiantato, oggi esiste di nuovo come muto testimone di un giorno terribile.
Dentro il Memoriale i membri della delegazione cubana hanno potuto osservare dettagli che mostrano i fatti terribili che tolsero la vita a circa 3000 persone: resti di antenne, un carro dei pompieri, colonne metalliche con i segni della distruzione , i volti delle vittime… e in una parte in penombra la frase che chiede di non dimenticare nemmeno per un solo giorno coloro che morirono in quel 11 settembre.
E così dev’essere, perché, come ha indicato Díaz-Canel all’uscita del Memoriale, l’ esistenza spezzata dal terrorismo di un solo essere umano ci deve far male.
Un altro spazio che ha accolto il Presidente è stato il Museo di Storia Naturale della città.
Immerso in un universo di meraviglie archeologiche e di tracce che segnano l’evoluzione di molti esseri viventi sulla terra, il mandatario si è sentito felicemente impressionato dalla professionalità degli anfitrioni che gli hanno mostrato, tra l’altro, quanto lì si conosce della fauna cubana grazie a uno scambio tra l’istituzione e gli studiosi dell’Isola, che data già più di un secolo.
Il percorso non poteva tralasciare la statua equestre di José Martí che mostra la morte in combattimento dell’Apostolo e che si trova nel Parco Centrale di Nuova York, la stessa inaugurata a L’Avana nel mese di gennaio scorso. Il mandatario e la delegazione che lo ha accompagnato sono arrivati sino a lì.
Il Presidente cubano ha reso omaggio a Martí ed ha visitato il Museo di Storia Naturale
Nel suo ultimo giorno di visita a Nuova York, il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha visitato il monumento a José Martí nel Parco Centrale della città con la delegazione che lo ha accompagnato.
Nella mattina di sabato 29 settembre, il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel, ha visitato il Museo di Storia Naturale. Il mandatario ha conversato con Anne Canty, vice presidente dell’istituzione e si è mostrato molto impressionato per i preziosi elementi esposti della natura cubana e la valutazione che si fa qui delle meraviglie dell’Isola come il Zunzun, l’uccellino più piccolo del mondo.