Se il socialismo è “miseria”, perché il blocco contro Cuba e Venezuela?
La stampa aziendale ha riso di Donald Trump, quando all’ONU, trionfalmente, disse che in due anni aveva ottenuto “più di ogni altro governo nella storia” del suo paese.
Ma ha riso meno dei suoi attacchi alla causa del socialismo: “Tutte le nazioni del mondo devono resistere al socialismo ed alla miseria che porta a tutti”, ha detto Trump.
Il presidente di Cuba Miguel Diaz Canel ha posto all’ONU un contrappunto indiscutibile: che “lo 0,7% più ricco della popolazione può appropriarsi del 46% di tutta la ricchezza, mentre il 70% più povero ha solo accesso al 2,7% di essa; e che 821 milioni di persone soffrono la fame (…) non sono il frutto del socialismo (ma) (…) del capitalismo”.
E c’è una domanda evidente: se il socialismo “produce miseria”, come ha detto Trump e leggiamo ogni giorno nella stampa egemonica, perché gli USA impongono il blocco e la guerra economica contro Cuba e Venezuela, impattando sulle condizioni di vita delle loro popolazioni?
Ricordiamo che neanche nel paese che basa la sua ricchezza sullo sfruttamento di altre nazioni, è chiara la superiorità del capitalismo. Un sondaggio condotto dall’Università di Harvard sui giovani USA ha dichiarato che il 51% rifiuta il capitalismo e solo il 42% lo sostiene.
Ricordare da ultime le parole di Rafael Correa, ex presidente dell’Ecuador, riferendosi al blocco dell’isola: “vedere i problemi economici di Cuba e sostenere che il suo modello è fallito è come trovare un annegato in una piscina con i suoi piedi messi nel cemento ed arrivare alla brillante conclusione che è affogato perché non sapeva nuotare”.
Bene, a quella “brillante conclusione” non solo arrivano oranghi con molto potere come Donald Trump. Andate alle pagine di opinione dei principali giornali del mondo … e verificate.
Si el socialismo es `miseria´, ¿para qué el bloqueo a Cuba y Venezuela?
La prensa corporativa se rió de Donald Trump, cuando en la ONU, de manera triunfalista, dijo que en dos años había conseguido “más que ningún otro gobierno en la historia” de su país.
Pero se rió menos de sus ataques a la causa del socialismo: “Todas las naciones del mundo deben resistir el socialismo y la miseria que trae a todos”, afirmó Trump.
El presidente de Cuba Miguel Díaz Canel puso en Naciones Unidas un contrapunto inapelable: que “el 0,7% más rico de la población pueda apropiarse del 46% de toda la riqueza, mientras el 70% más pobre sólo accede al 2,7% de la misma; y que 821 millones de personas padezcan hambre (…) no son fruto del socialismo (sino) (…) del capitalismo”.
Y hay una pregunta evidente: si el socialismo “produce miseria”, como dijo Trump y leemos a diario en la prensa hegemónica, ¿por qué EEUU impone el bloqueo y la guerra económica a Cuba y a Venezuela, impactando en las condiciones de vida de sus poblaciones?
Recordemos que ni siquiera en el país que basa su riqueza en la explotación de otras naciones, está clara la superioridad del capitalismo. Una encuesta de la Universidad de Harvard a jóvenes de EEUU aseguró que el 51% rechaza el capitalismo y solo el 42% lo apoya.
Recordar por último las palabras de Rafael Correa, expresidente de Ecuador, al referirse al bloqueo a la Isla: “ver los problemas económicos de Cuba y argumentar que su modelo fracasó es como encontrar a un ahogado en una piscina con los pies metidos en cemento y llegar a la brillante conclusión de que se ahogó porque no sabía nadar”.
Pues a esa “brillante conclusión” no solo llegan orangutanes con mucho poder como Donald Trump. Vayan a las páginas de opinión de los principales diarios del mundo… y comprueben.