Paul Antonopoulos, Fort Russ – http://aurorasito.altervista.org
Cuba ha iniziato a intensificare la militarizzazione, dati gli sviluppi regionali indicanti la continua destabilizzazione sostenuta dagli Stati Uniti. Per contrastare tale minaccia, la Russia presterà a Cuba oltre 50 milioni di dollari per acquistare materiale militare russo, secondo il quotidiano Kommersant, citando due fonti nella cooperazione tecnica-militare tra i due Paesi. Secondo le fonti, i rispettivi accordi saranno firmati durante il 16° Comitato intergovernativo per l’economia, il commercio e la cooperazione tecnico-scientifica che si terrà all’Avana il 29 e 30 ottobre. Tuttavia, né Russia né Cuba hanno confermato.
“Insieme all’accordo, saranno firmati documenti e accordi economici generali avviati dal Ministero delle Finanze della Russia, ma con altri valori”, affermava una fonte legata ai negoziati.
Cuba potrebbe utilizzare le risorse per acquisire veicoli corazzati ed elicotteri. “Separatamente, pezzi di ricambio, strumenti ed attrezzature per i veicoli acquistati in precedenza, come i carri armati T-62 o i veicoli corazzati BTR-60, dovrebbero essere acquistati”, secondo la fonte. Il quotidiano riferiva che l’Avana programmava anche di acquistare attrezzature industriali con altri contratti. Inoltre, la cooperazione può anche tradursi in un programma comune per la produzione di armi leggere.
Il precedente accordo di prestito tra Russia e Cuba in tale ambito si concluse nel 2009 e successivamente fu prorogato due volte nel 2010 e nel 2011. Nel 2017, l’Avana formalmente chiedeva alla Russia la modernizzazione del materiale operativo del Paese.
Nel frattempo, veniva riferito all’inizio del mese che un sistema di ricezione dati dai satelliti di osservazione della Terra russo sarà installato a Cuba entro aprile 2019, secondo la documentazione di gara dell’Agenzia spaziale federale russa (Roscosmos), divulgata sul sito. Roscosmos indicava che il sistema mobile fu creato nel 2015, dopo aver completato i test. L’installazione e i lavori vanno completati entro il 30 aprile 2019. Riceverà i dati dai satelliti di osservazione ottica Resurs-P, Canopus-B e Canopus-V-IK con telecamere ad infrarossi e li trasmetteranno a Mosca tramite il satellite geostazionario crittografato Luch. Inoltre, Roscosmos prevede di installare stazioni fisse di ricezione dei dati nella regione di Chukotka e nella stazione russa Progress in Antartide l’anno prossimo. La sonda spaziale Resurs-P è composta da tre dispositivi e può riprendere le regioni designate con una risoluzione di 0,7 metri nelle bande visibili ed infrarosse.
Coi dati satellitari vengono create e aggiornate mappe geografiche, tematiche e topografiche, si osservano inquinamento e degrado dell’ambiente e sono disponibili dati per la ricerca di petrolio e altre fonti di energia. Inoltre, valutano se il grano è pronto per il raccolto, o l’attività della flora nei serbatoi o la quantità di sale nel terreno. Va notato che la nuova generazione di satelliti Resurs può anche rilevare il lancio e il volo di missili, trovare e identificare la spazzatura spaziale e osservare le stelle come i telescopi. I satelliti Canopus-B controllano le emergenze sul nostro pianeta, come disastri naturali, incendi boschivi, uso del suolo e cartografia. Nell’orbita terrestre ci sono quattro satelliti Canopus, tra cui Canopus-V-IK, incaricati di scoprire gli incendi boschivi. Vi è un crescente consenso sul fatto che gli Stati Uniti posseggano tecnologie in grado di modificare i modelli meteorologici, creare tempeste e utilizzare in altro modo i dati dei disastri naturali per creare distruzione e caos nel Paese bersaglio. A maggio, Roscosmos, Centro tecnico scientifico Geocuba e Tecnoimport firmavano un contratto per l’installazione di una stazione di misurazione del sistema di navigazione Glonass a Cuba. Con queste disposizioni, L’Avana si propone di iniziare a prendere misure per contrastare le minacce degli Stati Uniti.
Contrariamente alle tesi comuni, Cuba è un’isola piuttosto grande e costituisce una barriera strategica nel Golfo del Messico. Cuba si estende per una lunghezza pari al Texas, il più grande Stato degli Stati Uniti contigui. Si estende da sud della Florida alla penisola dello Yucatan o Messico. FRN ritiene che Cuba come “base navale giganti” schierata come avamposto degli interessi cinesi e russi negli Stati Uniti post-collasso, sarebbe una barriera potente e implacabile contro qualsiasi tentativo di rivitalizzare l’impero nordamericano in America Latina per mezzo di azioni navali.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
La modernizzazione militare cubana con pieno supporto russo e nordcoreano
L’esercito cubano riferisce di aver iniziato un programma di modernizzazione militare, con le Forze Armate del Paese che hanno cambiato poco la composizione dalla fine della Guerra Fredda, facendo ancora molto affidamento su mezzi obsolete come il caccia MiG-21 e i carri armati T-62 pilastri delle loro capacità di combattimento. Con le Forze Armate cubane votate principalmente a scoraggiare le azioni militari dagli Stati Uniti, tale capacità oggi lascia molto a desiderare.
Secondo quanto riferito, l’Avana si è rivolta ai due partner più consolidati e stretti, Mosca e Pyongyang, per l’assistenza nel perseguire il programma di modernizzazione. Si prevede che giocheranno un ruolo chiave nel migliorare la potenza delle Forze Armate dello stato dei Caraibi, con ostilità e forti tensioni cogli Stati Uniti che uniscono i tre alleati dell’era della Guerra Fredda. Secondo quanto riferito, la Russia dovrebbe prestare a Cuba oltre 50 milioni di dollari per l’acquisto di matriale militari russo a condizioni generose, una somma relativamente piccola per gli standard internazionali ma un considerevole contributo date le ridotte dimensioni dell’economia cubana. Una fonte vicina ai negoziati veniva citata dai media russi affermare: “Questa somma andrà direttamente alla cooperazione militare e tecnica. Insieme a questo accordo, sarà firmato un insieme di documenti economici ed accordi avviati dal Ministero delle Finanze russo, ma verranno stanziati altri importi”. La fonte inoltre osservava: “Separatamente, acquisteranno pezzi di ricambio, strumenti ed equipaggiamento per i veicoli già acquistati e per mantenere, ad esempio, o carri armati T-62 e i veicoli corazzati BTR-60”. A quanto si dice, Cuba intende acquisire elicotteri leggeri russi, anche se investirà in carri armati ed aviogetti da combattimento più moderni.
Dato che gran parte dell’arsenale di Cuba si è costruito dalla forte dipendenza dai massicci aiuti sovietici, l’acquisizione di nuove piattaforme da combattimento come carri armati T-72 o caccia MiG-29 in numero sufficiente per incidere sulla potenza del Paese rimane improbabile. I rapporti indicano che l’Avana pianifica l’acquisto di materiale industrialo russe e intraprendere un programma comune per la produzione di armamenti leggeri con la Russia. Secondo quanto riferito, la Russia pensa di ristabilire la presenza militare nei Caraibi, mantenuta durante la Guerra Fredda, fornendo un inestimabile postazione per il monitoraggio delle comunicazioni negli Stati Uniti, dimostrazione di buona volontà tramite l’aumento dei prestiti e possibili aiuti diretti a Cuba sarebbero un mezzo per facilitare legami più stretti che consentano di ristabilire una presenza nel Paese.
La Corea democratica svolgerà un ruolo chiave nella modernizzazione militare di Cuba, con la visita del Ministro degli Esteri coreano Ri Yong Ho all’Avana nel novembre 2017, con discussioni riguardanti la più stretta cooperazione nel settore militare, culturale ed economico. Lo Stato dell’Asia orientale aveva già provveduto manutenzione chiave e modernizzazione della flotta dei caccia cubani, con entrambi i Paesi che utilizzano gli stessi tipi di aerei da combattimento, e i legami stretti dalla Guerra Fredda divenuti più forti dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Corea democratica e Cuba istituirono un sistema di scambi nel gennaio 2016 per ridurre la dipendenza dal dollaro USA e sottrarsi efficacemente alle sanzioni occidentali, mentre i consiglieri nordcoreani avrebbero giocato un ruolo importante nell’addestramento delle Forze Armate cubane.
La vasta gamma di avanzati prodotti per la difesa coreani, dai missili da crociera antinave Kumsong-3 ai sistemi di difesa aerea KN-06 ed ai carri armati Pokpung Ho, sono tutti compatibili col materiale sovietico di Cuba e potrebbero essere ideali per la modernizzazione delle sue Forze Armate.
Traduzione di Alessandro Lattanzio