Appunti su una visita di profonde emozioni
Sono state un fatto d’indubitabile importanza le conversazioni ufficiali svolte nel pomeriggio di venerdì 1 novembre, tra il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez e il suo omologo russo Vladimir Putin, nel Gran Palazzo del Cremlino.
Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha trasmesso al Mandatario della fraterna nazione un saluto del Generale d’ Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba
Al termine dell’incontro privato tra le delegazioni, i due capi di Stato hanno firmato una Dichiarazione Congiunta sulle messe a fuoco comuni in temi internazionali, nella quale si esprime l’alta coincidenza delle posizioni tra i due Governi in temi dell’agenda bilaterale e internazionale, che comprende aspetti dell’ambito politico, economico e sociale.
«Noi proponiamo d’elevare le relazioni economico – finanziarie con la Federazione della Russia al livello che oggi godono le nostre eccellenti relazioni politiche», ha assicurato il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, parlando alla stampa accreditata per l’occasione.
«I progetti economici congiunti nei settori dell’energia, il trasporto, la metallurgia e la biotecnologia, occupano un posto importante nei nostri piani di sviluppo economico e contano su un grande potenziale», ha precisato.
Poi ha definito utili le conversazioni con il Presidente Vladimir Putin, perché «ci hanno permesso si constatare l’eccellente stato delle relazioni bilaterali», ha sottolineato, ed ha ricordato la fruttifera visita nella nazione dei Caraibi del mandatario russo nel 2014, momento a partire dal quale «gli scambi d’alto livello si sono consolidati e ampliati», constatando l’alta priorità concessa dai due governi alle relazioni bilaterali e alle potenzialità, per continuare a svilupparle.
«Ci soddisfa l’alto livello delle coincidenze nei differenti temi dell’agenda internazionale, soprattutto per la difesa della pace e del ruolo delle istituzioni internazionali», ha indicato.
«Questa visita, ha detto, ha per noi un grande significato. È una visita, prima di tutto, per dire che nel nostro concetto di continuità della Rivoluzione cubana, fedeli al legato del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz e del Generale d’ Esercito Raúl Castro Ruz, sono presenti anche a continuità e il rafforzamento permanente delle relazioni di Cuba con la Russia ».
Di nuovo una forte emozione, ricordando la profonda amicizia che da tanti anni unisce i due popoli.
«Sono sicuro che queste conversazioni saranno una pietra miliare nello sviluppo delle relazioni», ha valutato Díaz-Canel.
Poi ha ricordato che al suo arrivo in Russia «il primo popolo nel mondo che ha appoggiato Cuba nella battaglia contro il blocco, sin dai primi anni, abbiamo ricevuto la notizia della vittoria nell’Organizzazione delle Nazioni Unite e questo dà un significato particolare a questa visita».
«Io credo che a volte la casualità della storia marca momento molto importante per tutti.»
Díaz Canel ha ringraziato per la ferma posizione mantenuta dal Governo russo contro il blocco economico, commerciale e finanziario che danneggia l’Isola.
Ha segnalato la disposizione espressa dal Presidente Putin d’appoggiare il processo d’attualizzazione economica in Cuba, reso concreto attraverso una partecipazione effettiva del Governo e delle imprese russe nei principali settori di sviluppo economico e sociale di Cuba sino al 2030 e in prospettiva.
Infine ha reiterato al Presidente Putin l’invito perché realizzi una visita ufficiale a Cuba nel prossimo anno, momento nel quale si compiranno cinque anni dalla sua ultima visita a Cuba.
Precedentemente il mandatario russo aveva parlato della «celebrazione dei negoziati in maniera costruttiva, efficiente e d’amicizia che, ha affermato, «è una caratteristica particolare del dialogo tra la Russia e Cuba; i nostri popoli sono tradizionalmente uniti da vincoli d’amicizia, affetto, rispetto reciproco e appoggio solidale.
«Noi due, capi di Stato, abbiamo incaricato, ha assicurato Putin, l’elaborazione di misure concrete per aumentare i nostri scambi commerciali e ampliare la cooperazione nell’ambito degli investimenti», ed ha segnalato le positive esperienze nelle sfere energetica, industriale, di produzione dei medicinali e dei trasporti, nei quali s’include la modernizzazione della rete delle ferrovie cubane.
Siamo pronti ad appoggiare la specializzazione di professionisti molto preparati di Cuba nei distinti ambiti», ha assicurato, ed ha riconosciuto che Cuba continua ad essere una delle destinazioni più popolari dei turisti russi che l’anno scorso hanno visitato l‘Isola a migliaia.
Riferendosi all’agenda globale e regionale ha confermato che le visioni dei due governi sono simili sulla maggioranza dei temi chiave, confermando l’interesse reciproco di continuare a coordinare le azioni nell’arena internazionale.
«La Russia e Cuba hanno sempre operato per il compimento totale dei principi chiave del diritto internazionale, consacrati nella Carta della ONU, includendo il rispetto della sovranità e degli interessi di tutti gli Stati, l’inammissibilità della pressione della forza, l’uso di sanzioni unilaterali e l’interferenza in temi domestici di un paese», ha ricordato.
Inoltre ha segnalato le intenzioni comuni d’approfondire il dialogo con le organizzazioni regionali e le associazioni d’integrazione dell’America Latina e dei Caraibi.
E come punto fermo della giornata è apparsa la chiara convinzione dei due governi, ratificata dal Presidente Putin che «quello che abbaiamo accordato qui, fomenta la cooperazione dei nostri vincoli».
UN INCONTRO TRA AMICI FRATERNI
La giornata moscovita di venerdì del Presidente Díaz Canel è stata intensa come quelle cubane, con l’inclusione di vari incontri bilaterali.
La Duma Statale della Federazione della Russia è stata il primo luogo di riunione dove ha conversato con Viacheslav Volodin, presidente di questa Camera Bassa del Parlamento Russo, che Cuba ringrazia per la presentazione di varie risoluzioni d’appoggio contro il blocco imposto dagli Stati Uniti, per la libertà dei Cinque Eroi cubani e per tante altre cause che danneggiano l’Isola.
Il Presidente cubano ha definito amichevole questo incontro nel suo account in Twitter, un’opportunità per rinforzare le relazioni interparlamentari che ci uniscono.
Fu proprio Viacheslav Volodin a guidare la delegazione della Russia che accompagnò i cubani in quei tristi giorni dopo la morte di Fidel.
In Piazza della Rivoluzione disse allora: «Fidel è diventato il simbolo della lotta di molti popoli, una lotta coronata dal successo. Abbiamo il dovere di ricordare che è grazie lui che Cuba è riuscita a preservare la cosa più importante che ha qualsiasi Stato: la sua indipendenza.
«L’ apporto di Fidel allo stabilimento e allo sviluppo delle relazioni tra Russia e Cuba è immenso. Nonostante la distanza che ci separa, nonostante i problemi che abbiamo affrontato, siamo stati, siamo e staremo uniti.»
Poco dopo c’è stato l’incontro con Guennadi Ziuganov, presidente del Partito Comunista della Federazione della Russia. Un fraterno incontro, a partire dal quale si rinforzano ulteriormente le relazioni che legano questo partito e il nostro.
Verso mezzogiorno Díaz Canel è stato ricevuto nella sede della Camera Alta del Parlamento da Valentina Matvienko, presidente del Consiglio della Federazione, che ha dato un sincero benvenuto al Presidente cubano e alla delegazione che lo accompagna. «La Russia ha sempre provato sentimenti cordiali per il popolo glorioso di Cuba e staremo sempre vicini», ha affermato.
«Diamo un forte valore alle sue parole, ha sottolineato Díaz-Canel, perché sappiamo che provengono da qualcuno che vuole molto bene a Cuba e che lo ha dimostrato nella sua gestione al fronte del Consiglio della Federazione.
La Russia per noi è sempre una terra molto amata e il popolo russo per noi è un fratello.»
Il Presidente cubano ha ringraziato tutti i suoi interlocutori e la permanente posizione del popolo russo, il Governo, il Parlamento e le diverse istituzioni per la solidarietà con la nostra domanda di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto all’Isola dal Governo degli Stati Uniti.
Emozionante e intensa giornata del Presidente cubano in Russia
Pochi minuti prima dipartire per la seconda destinazione del suo giro internazionale, la Repubblica Democratica Popolare della Corea, il Presidente Dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha concluso in Russia un’intensa ed emozionante giornata di lavoro.
Il primo omaggio della giornata è stato per Lenin. Il capo di Stato cubano ha offerto una corona di fiori a nome del popolo di Cuba all’entrata del Mausoleo dove si custodisce il feretro di Vladimir Ilic Lenin. Il breve percorso del Mausoleo è sempre singolare e suscita sentimenti.
Pochi metri separano questo luogo dall’emblematico museo storico del Cremlino dove il presidente cubano e la delegazione che lo accompagna hanno percorso diverse sale e ricevuto dettagliate spiegazioni sulle preziose informazioni storiche del paese che vi si custodiscono.
La delegazione ha percorso il bel parco naturale ubicato tra le fila commerciali della città di Mosca, con dapprima la vista fantastica della città da un punto panoramico e poi l’esperienza bellissima in un parco interattivo dove hanno apprezzato i luoghi emblematici. Inoltre il gruppo è giunto in una sala dove con una moderna tecnologia è stato disegnato un riassunto della storia della Russia dall’età della pietra all’attualità.
Nel tarda mattinata c’è stato l’incontro con il Patriarca di Mosca e di Tutta La Russia, Sua Santità Kirill, che ha ringraziato il Presidente cubano per aver scelto la Russia come primo paese nel quale realizza una visita ufficiale al di fuori della regione latinoamericana e caraibica.
Díaz-Canel, ha ringraziato per le amabili parole espresse su Cuba e i suoi leaders, ed ha definito eccellenti le relazioni tra il governo cubano e il Patriarcato russo.
Nella residenza Gorki, si è svolto l’incontro con Dimitri Medvedev, presidente del Governo della Federazione della Russia, dove le due delegazioni hanno parlato soprattutto di cooperazione economica.
Tra i vari temi, Díaz-Canel ha ringraziato il Governo russo per l’aiuto prestato a Cuba per il recupero del paese dopo gli ultimi devastanti uragani.
Il Presidente dei Consigli di Stato e de Ministro ha visitato la sede dei laboratori Kaspersky, dov’è stato ricevuto da Eugene Kaspersky, presidente e fondatore della compagnia, ed ha apprezzato la simulazione di un attacco alla ciber- sicurezza del sistema di una centrale elettrica.
Poi ha visitato le sale dove lavorano gli analisti di programmi maligni.
Era già pomeriggio quando Díaz-Canel, accompagnato dalla delegazione, ha visitato il Museo della Grande Guerra Patria, un luogo di grandissimo simbolismo, donde sono state meravigliosamente coniugate la modernità e la storia.
Il Presidente ha ricevuto spiegazioni dettagliate sulle prime ore della guerra, le differenti battaglie avvenute e la stoica resistenza della popolazione di Leningrado, i sacrifici e l’eroismo del popolo russo in quegli anni tristi.
Il mandatario cubano ha offerto una corona di fiori a nome del popolo di Cuba davanti alla scultura della madre Patria che piange per i suoi figli.
Al termine del percorso molto emozionante, il Capo di Stato ha scritto nel libro dei visitatori che il mondo non dovrà mai scordare la meravigliosa storia dell’eroismo di questo popolo, che ci deve ispirare nella lotta per un mondo migliore che, come ha detto il Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz, è possibile.
Nella notte si è svolto un breve ma intenso incontro col Presidente, con gli studenti cubani in questo paese e con i rappresentanti diplomatici della missione cubana nella fraterna Russia.
Lui si è interessato ai loro gusti, a com’è la loro vita lì, cosa fanno per divertirsi, cosa mangiano, a che ora si alzano, com’è questa esperienza, e altri temi.
Loro hanno parlato della difficoltà della lingua, del clima avverso, della grande esperienza che ha significato la sua visita lì e i numerosi impegni che implica.
Omaggio imprescindibile vicino al Cremlino
«Il tuo nome è sconosciuto ma il tuo valore è immortale», si legge sulla lapide di granito che custodisce la lapide della Tomba del Milite Ignoto a Mosca dove il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, accompagnato dalla delegazione cubana che partecipa a questo giro internazionale è accorso a rendere omaggio .
È un luogo di tributo inevitabile, di solenne marcia, di forti emozioni, d’inchino alla storia, all’eroismo dei soldati sovietici che durante la Seconda Guerra Mondiale affrontarono l’avanzata del fascismo.
Questo omaggio è stato l’ultimo impegno della mattina di questa visita ufficiale del Presidente Díaz-Canel. Con passo fermo è avanzato con il gruppo davanti ai soldati in eleganti uniformi, mentre la banda di musica ha interpretato una solenne melodia che ha lasciato nell’aria inevitabili ricordi di prodezze e battaglie di uomini valorosi e degni, che attraverso la storia hanno marcato un’epoca che la delegazione cubana ha onorato a pochi metri dal muro del Cremlino.
I capo di Stato ha offerto una corona di fiori, poi si è inchinato, ha rispettato il minuto di silenzio, seguito dall’omaggio imprescindibile delle note dell’Inno Nazionale Cubano ascoltate in suolo moscovita con la nostalgia della Patria.
E mentre la fiamma eterna ardeva al centro della stella di bronzo a cinque punte che distingue il monumento, le intense emozioni vissute hanno fatto dimenticare un po’ il freddo che si registra in questi giorni, in questa fraterna nazione.
Poi la Guardia d’Onore si è ritirata, seguita dal Presidente cubano con la sua delegazione. Dal fondo, si è sentita la Marcia de 26 di Luglio e di nuovo sono affiorate le emozioni.
Profondi vincoli d’amicizia legano il cubano a quello russo e la visita in questo luogo emblematico ne è un’ulteriore espressione.
Díaz-Canel ha partecipato a una riunione con rappresentanti del settore imprenditoriale
Nella notte il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, con la delegazione che lo accompagna ha dedicato uno spazio della sua fitta agenda a un incontro con vari rappresentanti delle imprese russe e delle istituzioni bancarie e finanziarie che hanno avuto una partecipazione importante nello sviluppo economico e sociale di Cuba.
«Come tutti voi sapete per noi la Russia è un paese molto amato con un popolo fratello, con cui le relazioni datano da molti anni e in questo momento si trovano in uno stato eccellente», ha detto.
Con loro ha parlato di vari progetti che si realizzano insieme in settori chiave per lo sviluppo economico e sociale di Cuba, come l’energetico, quello dei trasporti, dell’industria, il medico farmaceutico, per lo sviluppo dei quali Cuba ha ricevuto importanti crediti di entità finanziarie e bancarie della Russia.
Dopo aver ascoltato i commenti e riflessioni di ognuno dei presenti, Díaz-Cane ha ascoltato i commenti e le riflessioni di tutti i presenti all’incontro ed ha ringraziato per la loro partecipazione.
«Speriamo dopo questo incontro d’ampliare un dialogo che permetta tra tutti di trovare il miglior cammino per la cooperazione e il lavoro congiunto.
Andiamo a lavorare con la prospettiva di consolidare quello che abbiamo già iniziato», ha sottolineato.
IL DIALOGO CON NIKOLAI LEONOV
Miguel Díaz Canel, in questa terra di fratelli, ha incontrato il caro amico di Raúl Castro, Nikolai Leonov, che ha scritto uno dei testi che con grande ampiezza e obiettività si è avvicinato alla personalità del Generale d’Esercito.
Leonov ha contribuito significativamente a promuovere i vincoli tra il suo paese e Cuba con un’amicizia che ha superato le prove del tempo con fermezza e fedeltà.