Il ritorno dei professionisti cubani della salute che si trovano in Brasile comincerà alla fine di questa settimana e terminerà alla metà di dicembre con la garanzia del trasferimento di tutte le loro cose, hanno informato a L’Avana le autorità dei ministeri di Salute Pubblica (MINSAP) e del Trasporto (MITRANS).
Il dottor Jorge Delgado Bustillo, direttore dell’Unità Centrale di Cooperazione Medica, ha precisato che con un gruppo di organismi dell’Amministrazione Centrale dello Stato, da giorni si lavora in vista del ritorno ordinato e senza contrattempi di coloro che hanno svolto onorevolmente il loro dovere internazionalista come parte del Programma Más Médicos per il Brasile, ora bloccato dal presidente eletto in questo paese.
Giungendo in Patria tutti saranno ricevuti nell’aeroporto internazionale José Martí da dove partiranno rapidamente per i loro territori, dove si offrirà loro, nei rispettivi centri di lavoro e nelle comunità, il benvenuto che meritano, come è già avvenuto con quelli che di recente hanno terminato la loro missione, poche ore dopo aver conosciuto la Dichiarazione del MINSAP di non continuare a partecipare al riferito programma, di fronte alle minacce del presidente eletto del Brasile, Jair Bolsonaro.
Delgado Bustillo ha reiterato che a questi cooperanti, come a tutti quelli che oggi collaborano in altri 66 paesi, è garantito il posto di lavoro con la possibilità, se lo desiderano, di prestare loro servizi solidali in altre nazioni dove Cuba mantiene professionisti della salute, ed ha chiarito che in attesa del ritorno in Patria «i nostri medici continueranno ad offrire assistenza alla popolazione brasiliana».
Eduardo Rodríguez Dávila, primo vice ministro del Trasporto, ha informato che anche questo organismo, assieme al Minsap e altre istituzioni, lavora celermente per garantire un trasporto sicuro con la migliore agilità possibile di tutte le cose di priorità e di apparecchi dei cooperanti cubani, includendo gli oggetti per il menage di casa.
Le autorità di Transcargo e Palco andranno in Brasile per Coordinare con entità operatrici di carico con le quali esistono contratti, l’invio per via aerea o marittima di questi carichi che una volta a L’Avana si spediranno nel minor tempo possibile e saranno liberi da pagamenti di imposte doganali così come tutti i bagagli che accompagneranno il cooperante, ha informato una nota della Dogana Generale della Repubblica.
Il primo Viceministro del Trasporto ha precisato che per evitare contrattempi si sta chiedendo agli stessi collaboratori di realizzare senza attese tutta la documentazione prevista dalla legislazione brasiliana per sollecitare il trasferimento delle loro proprietà e organizzare meglio le operazioni.
Di recente il MINSAP ha annunciato che Cuba non continuerà a partecipare al Programma Más Médicos, un’iniziativa creata dal Governo della ex presidente brasiliana Dilma Rousseff per ampliare l’accesso all’assistenza sanitaria nel gigante sudamericano.
Questa decisione del governo cubano si deve alle nuove condizioni imposte dal presidente eletto del Brasile, Jair Bolsonaro, che non riconoscendo gli accordi stabiliti e la partecipazione all’accordo dell’Organizzazione Panamericana della Salute, ha annunciato cambi, come mettendo indubbio la preparazione dei medici cubani ed ha proposto misure inaccettabili che non rispondono alle garanzie accordate dall’inizio del programma.
La presenza della Maggiore delle Antille nel progetto era stata coordinata attraverso questo organismo internazionale e si era distinta occupando luoghi senza medici, brasiliani o di altre nazionalità.
In cinque anni, circa 20000 collaboratori dell’Isola hanno assistito 113 milioni 359000 pazienti, molti in luoghi dov’era la prima volta che giungeva un dottore o in posti d’estrema povertà.