Il vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Ricardo Cabrisas Ruiz, ha ricevuto nel pomeriggio di lunedì 19, il Sr. Stefano Manservisi, direttore generale di Cooperazione e sviluppo della Commissione Europea, come parte del programma di lavoro che sviluppa nel paese, nella cornice della realizzazione del primo Vice Comitato di Cooperazione Cuba-Unione Europea.
Durante l’incontro hanno analizzato lo stato attuale e le prospettive future della cooperazione bilaterale, riconoscendo i passi avanti realizzati nell’ultimo anno nell’implementazione del Programma Indicativo Multiannuale corrispondente al periodo 2014-2020, che apporta a Cuba fondi non rimborsabili por un valore di 50 milioni di euro per i settori dell’energia e l’agricoltura, così come lo scambio di esperti.
Hanno coinciso inoltre sull’importanza di continuare ad approfondire il lavoro in questi settori che sono prioritari per lo sviluppo economico e sociale di Cuba.
Il vicepresidente Cabrisas ha risaltato l’importanza della costituzione di questo vice comitato di Cooperazione come parte dell’implementazione dell’ Accordo di dialogo politico e di cooperazione formato bilateralmente nel dicembre del 2016, che contribuirà a rinforzare i vincoli di cooperazione in un ambito di rispetto, trasparenza e fiducia.
Il Sr. Stefano Manservisi era in compagnia del Sr. Alberto Navarro, ambasciatore dell’Unione Europea in Cuba e della Sra. Jolita Butkeviciene, direttrice per l’America Latina e i Caraibi della Direzione Generale di Cooperazione e Sviluppo della Commissione Europea. Per la parte cubana erano presenti le compagne Ileana Núñez Mordoche, vice ministra del Ministero del Commercio Estero e l’Investimento Straniero, Inalvis Bonachea González e Danae de Paz Grau, direttrice e funzionaria della Direzione di Politica Commerciale con l’Europa di questo Ministero, rispettivamente.
Cuba e UE hanno parlato delle misure coercitive unilaterali
23/11 – Rappresentanti di Cuba e dell’Unione Europea (UE) hanno parlato, lunedì 19, delle misure coercitive unilaterali, nella prima tornata del dialogo su questo tema realizzato a Bruxelles, la capitale del Belgio.
Una nota diplomatica ha informato che è avvenuto uno scambio d’opinioni in un clima rispettoso e costruttivo tre le due delegazioni, presiedute dal vice direttore generale per le Americhe del Servizio Europeo d’ Azione Estera della UE, Hugo Sobral, e dal direttore generale dei Temi Multilaterali e Diritto Internazionale del Ministero delle Relazioni Estere dell’Isola, Rodolfo Reyes.
Questa prima tornata è avvenuta dopo l’entrata in vigore provvisorio, il 1º novembre del 2017, dell’Accordo di Dialogo Politico e di Cooperazione tra Cuba e l’Unione Europea e i suo Stati membri.
Il comunicato ha informato che sono state toccate questioni relative all’uso delle misure coercitive unilaterali che sono contrarie al diritto internazionali e alle regole internazionali del commercio, ha indicato PL
«Il dialogo è stato guidato dall’interesse comune di scambiare opinioni su come il blocco imposto dagli Stati Unit contro Cuba danneggia il popolo cubano e danneggia anche gli interessi economici e commerciali dell’Unione », ha precisato il testo.
La parte cubana ha ringraziato per la posizione unanime assunta contro il blocco nelle Nazioni Unite, e in appoggio al progetto di risoluzione cubano che esige l’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba.
Il comunicato ha informato che un elemento essenziale del dialogo è stata la spiegazione da parte dell’organismo comunitario delle sue disposizioni normative per arrestare la dimensione extraterritoriale delle leggi o delle regole applicate da un terzo Stato.
A proposito di questo aspetto, la delegazione del paese dei Caraibi ha reiterato l’importanza della messa in pratica del Regolamento 2271/96 del Consiglio della UE, il quale limita gli effetti extraterritoriali della legge Helms-Burton per i suoi Stati membri.
La rappresentazione della Maggiore delle Antille si è riferita ai molteplici casi d’applicazione extraterritoriali della politica del blocco che sono avvenuti nel territorio dell’Unione, di fronte ai quali l’applicazione effettiva del riferito regolamento sarebbe la soluzione adeguata.
«Anche se è stato evidenziato che ci sono differenze di posizioni e messe a fuoco sulle questioni dibattute, è stata ratificata la volontà d’analizzare questo tema sula base del pieno rispetto dell’uguaglianza sovrana, l’indipendenza, la legalità e la non ingerenza nei temi interni delle Parti», segnala ancora la nota.
Inoltre è avvenuto un incontro di rappresentanti della società civile cubana e della europea, nel quale sono stati scambiati punti di vista sui danni provocati per l’applicazione delle misure coercitive unilaterali e la società civile.