La campagna internazionale affinché l’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva sia dichiarato Premio Nobel della Pace nel 2019 è nella fase di formalizzazione, rivela il settimanale Brasil de Fato.
D’accordo con la fonte, il Premio Nobel della Pace del 1980, l’argentino Adolfo Perez Esquivel, lavora per riunire le firme necessarie ed ufficializzare la candidatura dell’ex dirigente operaio, che compie una condanna di sette mesi per supposti atti di corruzione.
L’idea è che si firmi un formulario, nella pagina del Comitato Norvegese del Nobel, fino al 31 gennaio. In totale, 400 mila persone hanno aderito alla campagna dall’anno scorso, indica la pubblicazione.
Aggrega che Esquivel e gli altri difensori considerano Lula un lottatore instancabile contro la fame e la povertà, e la sua traiettoria l’ha trasformato in un leader mondiale per la pace e per la dignità umana.
Secondo lo statuto della Fondazione Nobel, una candidatura valida per il Premio Nobel della Pace richiede la firma di membri di assemblee nazionali e governi nazionali di stati sovrani, come di attuali presidenti, di rappresentanti della Corte Internazionale della Giustizia a L’Aia e del Tribunale Permanente di Arbitraggio a L’Aia.
Le proposte di questa giunta saranno presentate nella sua prima riunione, prevista dopo il 1 febbraio.
Esquivel divulga la campagna nella piattaforma Change.org e nelle reti sociali.
Il suo messaggio ai sostenitori della candidatura afferma: “Firma la richiesta, io l’ho già fatto, non c’è tempo da perdere nella lotta contro la fame. Dobbiamo proteggere i più vulnerabili e riconoscere il valore di quelli che hanno dato tutto, perfino la loro libertà, per costruire la pace”.
In Brasile, la candidatura ha l’appoggio di migliaia di persone, includendo figure della vita politica che non hanno fatto parte dei governi del Partito dei Lavoratori (PT) e non sono stati al fianco dell’ex governante, durante tutta la sua traiettoria.
da Prensa Latina traduzione di Ida Garberi