Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha affermato, giovedì 29, che gli Stati Uniti negano visti e ostacolano il lavoro delle missioni diplomatiche con il proposito di giustificare i passi indietro delle relazioni bilaterali con Cuba.
Nel suo account ufficiale della rete sociale Twitter, il mandatario cubano ha pubblicato che sia il popolo nordamericano che il cubano condannano questo perverso comportamento del governo degli Stati Uniti.
Il tweet lo ha emesso a proposito della Dichiarazione del Ministero delle Relazioni Estere di Cuba (Minrex) di mercoledì 28, che ha segnalato come, negli ultimi mesi, il Dipartimento di Stato del paese del nord genera un nuovo pretesto per danneggiare ulteriormente le relazioni diplomatiche bilaterali.
In accordo con il comunicato, la manovra consiste nel sostenere che l’Isola ostacola il rilascio dei visti per i funzionari designati nell’Ambasciata degli Stati Uniti a L’Avana e che questo ovviamente rende difficile l’impegno di questa Missione Diplomatica.
Sostenendolo, il Dipartimento di Stato non confessa deliberatamente che è stato il Governo degli Stati Uniti quello che ha unilateralmente deciso di ridurre il personale della sua ambasciata a L’Avana nel settembre del 2017, soprattutto quello addetto ai servizi consolari, con i conseguenti problemi causati a cittadini cubani e statunitensi che dipendono da questi servizi.
La nota riferisce anche che da quella data il funzionamento del due Missioni è stato ostacolato per questa decisione unilaterale.
Ugualmente il rilascio dei visti richiesti per il personale delle rispettive Ambasciate ha subito approvazioni e dilazioni capricciose da parte del Dipartimento di Stato.
La Cancelleria cubana sostiene che accusare l’Isola di generare una situazione insostenibile per il funzionamento dell’Ambasciata degli Stati Uniti costituisce una lampante distorsione della verità.