Nel secondo Vertice Cuba-Caricom, realizzato a Bridgetown, in Barbados, nel 2005, il leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, aveva avvisato sulla necessità di rispondere alla globalizzazione neoliberale con l’unità e la globalizzazione della solidarietà, la promozione del dialogo, l’integrazione e la cooperazione genuina.
I popoli dei Caraibi, dalla stessa indipendenza conquistata da quattro di loro –Barbados, Guyana, Giamaica e Trinidad y Tobago– nel 1972, furono capaci di comprendere la necessità dell’unione e stabilirono relazioni diplomatiche con Cuba, embrione di valore strategico nei processi in cui l’unità e la solidarietà sono stati in continuo sviluppo.
Quella decisione storica fu un anello fondamentale nella lotta per la rottura del blocco diplomatico imposto a Cuba dagli Stati Uniti, rompendo così un anello della politica imperiale che pretendeva d’isolare il paese.
Nel 1 Vertice Cuba-Caricom, con sede a L’Avana nel 2002, oltre a celebrare il 30 anniversario dell’inizio delle relazioni di questi quattro paesi con l’Isola, si dichiarò che l’8 dicembre sarebbe stato considerato da allora in avanti come il Giorno di Cuba-Caricom.
I Caraibi sono stati un esempio di come possono agire i popoli e i governi, non importa la grandezza né la quantità di abitanti che hanno i loro paesi, quando si identificano con una cultura, una tradizione di lotta e una comunità d’interesse che unicamente con l’unità possono diventare realtà.
Solo nell’ambito della cooperazione solidale, le nazioni dei Caraibi hanno potuto contare su 2000 collaboratori cubani e nel caso dei medici incaricati di realizzare l’Operazione Miracolo sono stati circa 100.000 i cittadini dei Caraibi assistiti, ai quali è stata ridata la vista e questo è stato, come hanno detto molti di loro, ridare loro la vita.
Nel 1998 il leader cubano Fidel Castro Ruz, in un discorso in Barbados, aveva detto: «Crediamo nella forza dei Caraibi Uniti. Siamo convinti che insieme vinceremo le grandi sfide che ci aspettano».
Un’altra volta Fidel, con la sua visione del futuro e la sua sicurezza nella vittoria chiamava a vincere uniti le grandi sfide, come quelle che abbiamo di fronte oggi, con l’ascesa di alcuni governi di estrema destra, di quelli che negano la solidarietà umana, ai quali non importa compromettere la vita dei loro stessi popoli.
NEL CONTESTO
– Il primo Vertice Cuba-Caricom si convocò a L’Avana nel 2002. Lì si stabilì che l’8 dicembre sarebbe stato considerato come il Giorno Cuba-Caricom.
– Quest’anno Cuba ha ricevuto 24 visite di ministri di 12 paesi della regione caraibica.
– I Caraibi contano sulla collaborazione di 1.773 cubani, dei quali 1.454 sono del settore della salute.
– Sino ad oggi 6.623 professionisti si sono laureati a Cuba e attualmente studiano nel paese 1.094 giovani caraibici.
– Tutti i paesi membri di Caricom hanno missioni diplomatiche a L’Avana.
– I Caraibi hanno mantenuto nelle loro proiezioni di politica estera, la difesa della piena integrazione della regione e la condanna dell’esclusione che gli Stati Uniti pretendono imporre.