Venezuela: comunicato

La Repubblica Bolivariana del Venezuela esprime la sua perplessità alla stravagante dichiarazione di un gruppo di paesi del continente americano che, dopo aver ricevuto istruzioni dal governo degli Stati Uniti attraverso una videoconferenza, hanno accettato di promuovere un colpo di stato in Venezuela, in un atto unico nella storia della regione, cercando di ignorare sia il Governo democraticamente eletto sia le istituzioni legittimamente costituite, spingendosi addirittura a pretendere di modificare i limiti territoriali del paese, attribuendo indiscutibilmente il territorio venezuelano a una nazione vicina, intervenendo in una controversia territoriale di esclusivo ambito bilaterale.

A questo proposito, la Repubblica Bolivariana del Venezuela desidera informare che il 10 gennaio il presidente Nicolás Maduro Moros prenderà possesso legittimo e costituzionale della Presidenza della Repubblica per il periodo compreso tra il 2019 e il 2025, nel tempo e in conformità con le disposizioni della Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela, per le quali non richiede il consenso di alcun governo straniero.

Il mondo ha testimoniato come il 20 maggio 2018 si sono tenute elezioni presidenziali in Venezuela, con ampia partecipazione popolare e numerosi candidati che rappresentano un numero ancora maggiore di partiti politici, risultando vincitrice la candidatura di Nicolás Maduro Moros, con un margine superiore al 67% dei voti validamente espressi.

Questo processo elettorale ha visto la presenza di oltre duecento accompagnatori nazionali e internazionali, oltre a 16 monitoraggi pubblici che hanno attestato l’equità dei suoi risultati, senza che le istituzioni venezuelane fossero esposte a denunce di qualsiasi natura da parte dei partecipanti che non hanno visto il favore del voto popolare. Come conseguenza, la stragrande maggioranza dei paesi del mondo hanno espresso il proprio apprezzamento per queste elezioni e hanno inviato le loro congratulazioni al presidente Maduro.

Si è trattato, del resto, dell’identico processo elettorale che ha avuto le stesse garanzie e condizioni di quelle elezioni parlamentari da cui è sorta l’attuale Assemblea Nazionale, incluso la presenza delle stesse autorità del Potere elettorale. In ragione di questo, le autorità emerse da entrambe le elezioni hanno la stessa legittimità.

Su questa affermazione del sedicente Gruppo de Lima che ha scritto una pagina imbarazzante nella storia delle relazioni internazionali della regione, la Repubblica Bolivariana del Venezuela risponderà, in applicazione del principio di reciprocità, alle azioni che ogni paese deciderà di prendere individualmente, nella proporzione corrispondente e nel terreno scelto.

Bisogna ricordare che durante tutta la sua gloriosa storia come nazione, nessun paese o coalizione di paesi è riuscito e riuscirà mai a intimidire l’eroico popolo venezuelano, erede del più grande lignaggio libertario del continente americano.

Caracas, 4 gennaio 2019

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