Nicolás Maduro

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Ieri, Nicolás Maduro ha preso possesso per il suo nuovo mandato presidenziale a Caracas, nel suo Venezuela.

Oggi, El País, uno dei maggiori quotidiani di lingua spagnola, ha intitolato, velenosamente: Maduro sfida l’Occidente aggrappato alla Cina e alla Russia e cerca l’appoggio del Messico.

Si suggerisce, così, che Maduro è un aggressivo sfidante dell’Occidente tutto, agente del bieco Putin e responsabile dell’infiltrazione cinese in America. Ci aggiunge anche il Messico del nuovo Presidente Andrés Manuel López Obrador, colpevole di aver accettato l’invito alla cerimonia di insediamento di Maduro, naturalmente senza nemmeno accennare a quanto detto da AMLO in conferenza stampa, quando un giornalista gli chiedeva perché avesse accettato l’invito. Il presidente messicano aveva risposto facendo leggere ad alta voce al giornalista l’articolo della costituzione che avalla la decisione presa, che separa il Messico dai paesi fino a ieri suoi alleati, i quali vedono la pagliuzza nell’occhio di Maduro ma non la trave nei propri e lo accusano di illegittimità in linea con quanto indicato dagli Stati Uniti di Trump. “Resumen Latinoamericano” ci ricorda brevemente i titoli di legittimità di alcuni di coloro che dichiarano di non riconoscere la titolarità del Presidente eletto del Venezuela.

La legittimità di Maduro paragonata con quella di Donald Trump, Mauricio Macrí, Sebastián Piñera e Juan Manuel Santos

 

Il presidente Nicolás Maduro, che giovedì 10 gennaio ha assunto il nuovo mandato presidenziale dopo essere stato eletto lo scorso 20 maggio 2018, con il 61,6% dei voti. Tuttavia, alcuni capi di stato ne mettono in dubbio la legittimità pur se, nelle loro tornate elettorali hanno ottenuto risultati minori di appoggio popolare.

Per esempio:

° Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ottenuto il 46,00% dei voti nelle elezioni presidenziali dell’8 novembre 2016, con il 44,6% di astensioni. I voti da lui conquistati rappresentano il 20,55% del totale degli aventi diritto, includendo anche le persone che si sono astenute.

° Il caso di Trumpo è molto particolare perché ha ottenuto meno voti della sua principale avversaria Hillary Clinton, del Partito Democratico (62.984.825 voti di Trump contro 65.853.516 voti di Clinton) eppure è stato dichiarato vincitore in base al funzionamento del sistema elettorale statunitense (Fonte, Wikipedia).

° Il presidente dell’Argentina Mauricio Macri, ha ottenuto il 51,34% dei voti nel ballottaggio del 22 novembre 2015 in cui si è avuto il 19,23% di astensioni corrispondente al 41,46% del totale degli aventi diritto.

° Juan Manuel Santos, che è stato presidente della Colombia fra il 2010 e il 2016, è stato rieletto il 15 giugno 2014 con il 50,98% dei voti al ballottaggio con il 52,23% di astensione. I voti raggiunti da Santos rappresentano solo il 23,7% del totale degli elettori, includendo anche tutte le persone astenute.

° Sebastián Piñera, attuale presidente del Cile, è stato eletto il 19 novembre 2017 con il 57,1% dei voti al ballottaggio, con un 50,98% di astensione. I voti ricevuti rappresentano il 26,75% del totale degli aventi diritto.

Il presidente Maduro ha ottenuto il 20 maggio il 67,84 per cento dei voti, con il 53,93% di astensioni. Comunque, i voti ricevuti dal presidente Venezuelano rappresentano il 31,25% del totale dei voti degli aventi diritto, abbastanza al di sopra di quelli ottenuti da Piñera, Santos e Trump dei quali nessuno ha mai messo in dubbio le legittimità.

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