John Bolton e la scuola di psicopatici dell’interventismo
Poche settimane fa, il presidente venezuelano Nicolás Maduro denunciava un nuovo piano per assassinarlo. E indicava John Bolton, consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca.
La stampa internazionale si burlava della denuncia e, nonostante il fatto che le fonti provenissero dall’establishment USA, non abbiamo letto alcun articolo di investigazione giornalistica.
Ma chi è John Bolton? Essendo ambasciatore presso le Nazioni Unite durante il mandato di George W. Bush, il suo slogan era “bombardiamo oggi e domandiamo domani”. Ha ripetutamente proposto di attaccare l’Iran e la Corea del Nord.
È uno dei creatori dell’idea delle “armi nascoste di distruzione di massa” di Saddam Hussein e promotore della guerra contro l’Iraq.
Nel 2002, in qualità di Assistente di Stato per il Controllo degli Armamenti e la Sicurezza Internazionale, dichiarò Cuba come parte dell ‘”Asse del Male”, i paesi che potevano essere “bombardati in qualsiasi momento” dagli USA. E accusò l’Avana di sviluppare un programma di armi biologiche.
Oggi, Bolton promuove il blocco e le sanzioni di ogni tipo contro quella che chiama “la troika della tirannia”, cioè i governi di Cuba, Venezuela e Nicaragua.
È il falco che necessitava la Casa Bianca per dare soddisfazione al senatore Marco Rubio e all’ultra-destra cubano-americana, che chiedono il ritorno del grande bastone contro Cuba per sostenere Donald Trump in politica interna.
Tra le principali qualità di Bolton, tra l’altro, è il suo dominio dei media in cui, talk show e notiziari, sono andati creando, in questi anni, una vera scuola di psicopatici dell’interventismo.
John Bolton y la escuela de psicópatas del intervencionismo
Hace unas semanas, el presidente venezolano Nicolás Maduro denunciaba un nuevo plan para asesinarlo. Y apuntaba a John Bolton, asesor de Seguridad Nacional de la Casa Blanca.
La prensa internacional se mofaba de la denuncia y, a pesar de que las fuentes procedían del establismenth norteamericano, no hemos leído ningún trabajo de investigación periodística.
Pero ¿quién es John Bolton? Siendo Embajador ante Naciones Unidas durante el mandato de George W. Bush, su eslogan era “bombardeemos hoy y preguntemos mañana”. Ha propuesto en varias ocasiones atacar a Irán y a Corea del Norte.
Es uno de los creadores de la idea de las “armas ocultas de destrucción masiva” de Saddam Hussein e impulsor de la guerra contra Irak.
En 2002, siendo Subsecretario de Estado para el Control de Armas y la Seguridad Internacional, declaró a Cuba como parte del “Eje del mal”, los países que podían ser “bombardeados en cualquier momento” por EEUU. Y acusó a La Habana de desarrollar un programa de armas biológicas.
Hoy, Bolton impulsa el bloqueo y las sanciones de todo tipo contra lo que denomina “la troika de la tiranía”, es decir, los gobiernos de Cuba, Venezuela y Nicaragua.
Es el halcón que necesitaba la Casa Blanca para dar satisfacción al senador Marco Rubio y la ultraderecha cubanoamericana, que exigen el regreso del big stick contra Cuba para apoyar a Donald Trump en política interna.
Entre las principales cualidades de Bolton, por cierto, está su dominio de los medios de comunicación, en cuyas tertulias e informativos ha ido creando en estos años una verdadera escuela de psicópatas del intervencionismo.