Cina e Russia con Maduro

La portavoce del Ministero degli Esteri cinese dichiarava che il suo Paese segue da vicino la situazione politica in Venezuela. La Cina oggi esprimeva sostegno al governo venezuelano e censurava l’”intrusione negli affari interni” degli Stati Uniti nel Paese sudamericano, dopo che Washington riconosceva come legittimo l’autoproclamato presidente ad interim Juan Guaidó.

“La Cina sostiene gli sforzi del governo venezuelano nel mantenere sovranità, indipendenza e stabilità”, dichiarava ai giornalisti la portavoce del Ministro degli Esteri cinese Hua Chunying. Il funzionario cinese esortava governo e settori dell’opposizione ad opporsi alle interferenze esterne e a risolvere i problemi con mezzi pacifici nel quadro della Costituzione. Hua Chunying osservava che la partecipazione di forze estere avrà un impatto negativo sulla situazione nel Paese latinoamericano. “Speriamo che tutte le parti si oppongano a qualsiasi interferenza estera negli affari interni del Venezuela. La complicazione della situazione non contribuirà al mantenimento della stabilità”, dichiarava la portavoce del ministro, rispondendo a una domanda di un corrispondente della TASS.

La funzionaria dichiarava che il suo governo segue da vicino la situazione in Venezuela aggiungendo che “Pechino sostiene gli sforzi del governo venezuelano nel mantenere la sovranità”. “Ancora seguiamo il principio di non ingerenza negli affari interni di altri Paesi, opponendoci ad interferenze straniere negli affari interni del Venezuela, e speriamo che anche la comunità internazionale segua questo principio”, affermava concludendo.

http://aurorasito.altervista.org


La Russia difende il Venezuela

http://aurorasito.altervista.org – Paul Antonopoulos, FRN

 

La posizione della Russia sul riconoscimento di Nicolás Maduro come legittimo Presidente del Venezuela non cambierà, nonostante diversi Stati abbiano riconosciuto il capo dell’opposizione il presidente del Paese latinoamericano, dichiarava Andrej Klimov, parlamentare della camera alta. All’inizio della giornata, il capo dell’opposizione venezuelana Juan Guaidó, nuovo presidente dell’Assemblea nazionale dell’opposizione, raccontava una manifestazione a Caracas che aveva promesso di assumere i poteri esecutivi. Stati Uniti, Canada, Colombia, Brasile, Paraguay e altri l’hanno riconosciuto presidente ad interim del Venezuela.

“La Russia ha già riconosciuto il presidente legalmente eletto del Venezuela Maduro, il deputato Ilijas Umakhanov era all’inaugurazione congratulandosi. Nulla cambierà nella posizione della Russia”, dichiarava Klimov, vicepresidente della commissione per gli Affari Internazionali della Camera alta russa. La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova criticava l’interferenza dell’occidente negli affari interni del Venezuela. In precedenza, Nicolas Maduro annunciava la rottura delle relazioni diplomatiche cogli Stati Uniti in rappresaglia per il riconoscimento di Juan Guaidó.

Maduro concedeva agli Stati Uniti meno di tre giorni per evacuare tutto il personale diplomatico dal Paese, un’azione che Washington potrebbe non adottare. “Gli eventi in Venezuela mostrano come la progressista comunità occidentale effettivamente tratta diritto internazionale, sovranità e non interferenza negli affari interni degli stati, deliberatamente cambiandone il potere”, scriveva Zakharova sulla sua pagina Facebook.

La situazione in Venezuela è peggiorata notevolmente dal giuramento di Nicolás Maduro il 10 gennaio. I éaesi membri del gruppo di Lima, tra cui il Brasile, decidevano di non riconoscere il nuovo mandato. Successivamente, Brasile, Paraguay, Canada e Stati Uniti riconoscevano il presidente dell’Assemblea nazionale, Juan Guaidó presidente ad interim del Paese.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

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