«Di fronte alle terribile circostanze che vive il mondo, di guerre commerciali e pretese egemoniche degli Stati Uniti, l’incremento della corsa alle armi, l’interventismo senza maschera per schiacciare il governi legittimi eletti dai loro popoli, la violazione costante del diritto d’auto determinazione e indipendenza»; di fronte a questa realtà Martí, con il suo pensiero emancipatore, è necessario. E lo sarà sempre che esistano uomini e donne degni».
E questa urgenza delle idee martiane, radice ideologica fondamentale della Rivoluzione, è stata sottolineata da Héctor Hernández Pardo, coordinatore esecutivo del Progetto José Martí dei Solidarietà Internazionale, intervenendo durante l’inaugurazione della IV Conferenza Internazionale “Per l’equilibrio del mondo”, cerimonia che ha contato con la partecipazione di Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, e del cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla, con altre autorità del Partito e del Governo.
«L’Apostolo fu creatore d una corrente ideologica e generatore di una linea di pensiero capace di unire, sorprendere, mobilitare, il cui studio si fa sempre più universale» , ha riconosciuto Hernández Pardo, che ha anche sostenuto a nome del Progetto José, la«solidarietà con il Venezuela e con il suo presidente legittimo Nicolás Maduro Moros, così come con il popolo e il governo sandinisti».
Pardo ha ugualmente condannato la persecuzione e gli attacchi a leader progressisti e di proiezione popolare dell’America Latina, come accade con l’ex brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva.
Come parte della giornata d’apertura di questo Forum mondiale di pensiero plurale, che si estenderà sino al prossimo 31 gennaio è stato consegnato il Premio Internazionale José Martí della Unesco 2019 al prestigioso intellettuale Roberto Fernández Retamar, il primo cubano che ha ricevuto questo riconoscimento.
«Si tratta di un premio alla sua profonda vocazione martiana e al suo lavoro, che ha favorito il flusso della più autentica creazione universale», ha detto la rappresentante della Unesco in Cuba, Katherine Müller Marín, consegnando il premio.
Con tutta la gratitudine delle buone persone, Fernández Retamar ha parlato della radice martiana in Fidel e in molti uomini e donne, cubani o meno, che si sono avvicinati alla sua opera.
«Gli ideali di José Martí rimarranno vivi e fiammeggianti. Lui, come ho già detto prima, appartiene all’esigua e preziosa famiglia dei fondatori di grandi credenze universali e stiamo assistendo appena all’inizio della sua espansione».