L’informazione mainstream e le fake news sul Venezuela. Un binomio che purtroppo si conferma indissolubile come più volte siamo stati costretti a denunciare.
A reti unificate ci hanno raccontato che in Venezuela è in corso una brutale repressione del dissenso (Venezuela, Guaido’: 70 giovani uccisi in una settimana). I corpi speciali avrebbero avuto mano libera dal tiranno Maduro per sopprimere ogni voce dissenziente. Le cifre sono le più disparate. Decine di morti e feriti. Addirittura bambini tratti in arresto senza alcuna motivazione.
Nulla di più falso. La situazione è tranquilla, nonostante sia in atto un golpe ordito da Washington per rovesciare il legittimo governo guidato da Nicolas Maduro.
L’ONU, attraverso l’Alto Commissario per i Diritti Umani, l’ex presidente del Cile Michelle Bachelet, ha informato che tutte le manifestazioni – sia a favore del governo che dell’opposizione – si sono svolte in maniera pacifica.
L’ufficio per i Diritti Umani ha dichiarato di non aver ricevuto informazioni su arresti, feriti o morti nelle manifestazioni di questo fine settimana in Venezuela, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa delle Nazioni Unite.
Seconda fake news: gli aiuti umanitari dalla Colombia. Sia la Croce Rossa che le Nazioni Unite hanno chiarito che l’invio di eventuali aiuti umanitari al Venezuela, che soffre le conseguenze di una spietata guerra economica, avverrà solo in collaborazione con il governo Maduro.
L’unico vero governo nel paese sudamericano.
Grottesca risulta una breve notizia apparsa sul sito di Rainews che riproduciamo:
«In queste vedute aeree del ponte Tienditas, al confine tra Cucuta in Colombia e Tachira in Venezuela, si vede come le forze militari venezuelane hanno bloccato il transito collocando tre grossi container di traverso sulle corsie dell’autostrada e una serie di barriere e reti metalliche. Obiettivo dell’esercito fedele a Maduro è impedire il passaggio degli aiuti umanitari votati dall’Assemblea nazionale».
Un passaggio è particolarmente significativo per comprendere il livello di manipolazione di un’informazione ormai ridotta a mera propaganda di guerra: «Obiettivo dell’esercito fedele a Maduro…».
Un passaggio che lascia intendere una spaccatura nell’esercito, con una parte che avrebbe deciso di schierarsi dalla parte del golpista Guaidò. Nulla di più falso. Le forze armate venezuelane hanno ribadito in maniera compatta di essere fedeli alla Costituzione Bolivariana e al legittimo governo guidato da Maduro. C’è stata qualche defezione, ma si tratta di singoli militari senza alcun seguito reale.
Chi afferma il contrario mente sapendo di mentire.