Nicolas Maduro in conferenza stampa internazionale

“Se vogliono aiutare il Venezuela, liberino il nostro denaro e il nostro oro. Lo stanno rubando al nostro popolo”

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“Nel Venezuela non siamo arrivati al punto di Libia e Siria perché glielo abbiamo impedito. Hanno tentato di armare gruppi violenti ma non glielo abbiamo permesso. E oggi Venezuela è il pace.”, ha dichiarato il Presidente Nicolas Maduro in una conferenza stampa internazionale alla presenza dei media in tutto il mondo.

Abbiamo catturato il capo del gruppo golpista finanziato dal governo colombiano che voleva assaltare il palazzo presidenziale”, ha proseguito Maduro, sottolineando come il colonnello in pensione fosse al servizio della Colombia, una volta catturato ha svelato tutti i suoi piani. “Qui accanto a me c’era una talpa nella guardia presidenziale al servizio della Colombia quando hanno tentato di uccidermi con un drone”, ha proseguito.

“Fortunatamente gli anticorpi nazionali hanno la capacità di difesa attraverso il popolo e le forze armate nazionali. Ci sono differenze con Libia e Siria. Abbiamo mantenuto l’unione civico militare, una poderosa forza armata, il potere dello stato come un insieme, tutti i poteri dello stato stanno funzionando completamente in questo periodo”, ha sottolineato Maduro.

Nicolas Maduro ha poi mandato un messaggio diretto all’Unione Europeo ribadendo l’eredità dei 20 anni di patrimonio democratico della Revolucion Bolivariana. “Non credere alle lobby delle posizioni estremiste: Federico Mogherini, sei destinata al fallimento se segue l’estrema destra venezuelana”, ha dichiarato. “Chiediamo all’Unione Europea: senta la verità su Venezuela e smetta di seguire le posizioni dell’estrema destra”

Il presidente del Venezuela ha commentato anche l’incontro di ieri a Montevideo. “Diamo il nostro sostegno completo al Meccanismo di Montevideo diviso in 4 fasi rispettose della pace, della sovranità, della democrazia e della nostra Costituzione. Le 4 fasi sono: dialogo immediato – io sono pronto in qualunque momento -;negoziazioni, impegni sottoscrizione dell’accordo per la pace di Venezuela; attuazione degli impegni.”, ha dichiarato il Presidente.

“Il Venezuela sottoscrive pienamente e si incorpora al Meccanismo di Montevideo”. Altri 7 paesi del Gruppo di contatto dell’Unione Europea hanno firmato un comunicato diverso. “Non siamo d’accordo nei contenuti dell’accordo, l’ideologizzazione del documento lo respingiamo, ma sono pronto in qualunque momento a stabilire contatto mentale, contatto fisico e parlare con chiunque del Gruppo di contatto. 90 giorni ci avete dato, bene venite a parlare con noi. Siamo in totale disaccordo con i contenuti di quello che hanno scritto che sono il frutto dell’ideologizzazione, ma vi aspettiamo per il contatto”, ha proseguito.

Il dialogo deve essere con agenda aperta senza condizioni e nel rispetto della Costituzione. La priorità è la pace con libertà, con la sovranità. “Ho proposto elezioni anticipate legislative per far votare il popolo, hanno trasformato il Parlamento in un luogo di interessi per paesi esterni”, ha proseguito Maduro.

“Questa opposizione non vuole elezioni”, ha proseguito il presidente Maduro. “Come hanno fatto nel 2018. Nel 2017 hanno passato tutto l’anno a chiedere elezioni anticipate. A Santo Domingo abbiamo deciso di andare elezioni anticipate il 22 aprile su richiesta espressa dell’opposizione. Il momento della firma non firmarono per una chiamata di Juan Manuel Santos con Julio Borges, si ritirarono all’ultimo minuto. Poi gli abbiamo accordato il 20 maggio. Solo una parte dell’opposizione firmò.”, ha proseguito. Maduro ha sottolineato come l’opposizione non vuole le elezioni, il loro obiettivo è assaltare il potere, il golpe di stato per attaccare le ricchezze del nostro paese. “Se producessimo banane non saremmo al centro dell’urugano imperialista. L’Impero crede che l’America Latina sia il suo giardino e possa gestire la nostra ricchezza. Hanno un solo obiettivo: colpo di stato tipo Pinochet. Non sono le elezioni”, ha proseguito Maduro.

“Questa realtà in Europa non la vedono perché sentono la parte estremista. Chiedono mettere in Venezuela un Pinochet”.

Sugli aiuti umanitari, i 20 milioni di dollari, Maduro è stato molto duro: “No agli aiuti umanitari falsi, abbiamo la capacità di lavoro e di produzione per dare educazione, sanità e cibo al nostro popolo. Impiego e sicurezza sociale al nostro popolo. Se vogliono aiutare liberino il nostro denaro e oro che è bloccato. E se vogliono aiutare il nostro paese eliminino le sanzioni criminali”, ha proseguito Maduro.

“Lo show degli aiuti umanitari servono ad umiliare i venezuelani. Non siamo mendicanti. In Venezuela non c’è nessuna crisi umanitaria, è un espediente da 4 anni di Washington. Vi ricordate Donald Trump lanciare carta igienica a Portorico per poi abbandondare il paese?”, ha proseguito Maduro che ha consigliato alla Colombia di pensare a Cucuta, dove c’è una mattanza di leader sociali, giornalisti e dove c’è il 70% di povertà assoluta.

“Spero che la lettera che ho inviato al Papa sia nelle sue mani. So che vuole aiutare il Venezuela per il dialogo e aspettiamo con pazienza”, ha commentato il presidente Nicolas Maduro.

Alla domanda sui quartieri popolari che avrebbero protestato contro il chavismo. “Sono state piccoli gruppi pagati a fare attacchi violenti e sono tutti arrestati. Lo sa che sono tutti arrestati e che sono state respinti dai cittadini stessi? Non ho studiato negli Stati Uniti. La mia scuola sono stati i quartieri poveri di Caracas, lavorando, facendo sport e vivendo il popolo”.

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