«Il Segretario Generale della OSA, seguendo la sceneggiatura che gli detta il Governo degli Stati Uniti ha organizzato un nuovo spettacolo contro Cuba, che ha chiamato Conferenza. In questa occasione a proposito del progetto di riforma costituzionale cubano», ha dichiarato ieri in una conferenza stampa Eugenio Martínez Enríquez, direttore Generale dell’America Latina e i Caraibi, del Ministero delle Relazioni Estere.
Il funzionario ha affermato che spicca il fatto che il Segretario Generale, con la sua speciale ossessione anticubana, reiteri volgari calunnie e menzogne sul nostro paese e ignori temi di vera urgenza in Nuestra America, ai quali non dedica la minima energia, né il tempo, né le risorse dell’organizzazione della quale è funzionario.
Il Segretario Generale deve sapere che né lui nè questa organizzazione hanno il diritto di dibattere sulla Costituzione di uno Stato che non ne è parte, né si propone d’esserlo e non è quindi soggetto del suo sistema di trattati con i quali non ha alcun obbligo.
«La OSA è l’organizzazione che, al servizio dell’imperialismo statunitense, ha appoggiato i tentativi d’isolamento di Cuba, gli interventi militari in America Latina, le crudeli dittature militari che gli USA hanno creato, finanziato e protetto per anni, ed ha ignorato di condannare le torture più orrende nella nostra regione, schiacciando i diritti dei popoli di Nuestra America», ha detto Martínez Enríquez .
Inoltre ha riferito che il Segretario Generale non rispetta i contenuti della stessa Carta della OSA che stabilisce la natura delle sue funzioni, tra le quali non riconosce autonomia e capacità per orchestrare questo genere di azioni che nemmeno gli Stati membri della OSA hanno concesso in qualche mandato speciale.
«Non riconosciamo, nè riconosceremo autorità morale o legale alcuna alla OSA nè a nessuno dei suoi funzionari e organi sussidiari che tentano di distinguere Cuba», ha sottolineato.
Il Direttore Generale dell’America Latina e dei Caraibi della Cancelleria ha anche aggiunto che la Costituzione di Cuba emana dall’autorità sovrana del suo popolo che ha democraticamente dibattuto il progetto della Carta Magna su quello che voterà prossimamente. Si sbaglia il Segretario Generale della OSA ripetendo la sceneggiatura tante provata contro Cuba.
La Costituzione di Cuba la discutono e l’approvano i cubani e così sarà confermato il prossimo 24 febbraio.
Le province cubane si preparano per il referendum
Las Tunas –Il 78 % delle autorità elettorali di Las Tunas, vincolate al referendum costituzionale del prossimo 24 febbraio, hanno l’esperienza nello sviluppo delle elezioni politiche e amministrative, ha affermato parlando a Granma, Martha Rodríguez Martínez, presidente della Commissione Elettorale Provinciale (CEP).
Per questo impegno 1282 seggi apriranno le porte in questo territorio ed hanno comunicato la loro condizione di pronti prima del 10, in un processo nel quale si lavora intensamente, assieme alla verifica delle liste degli elettori.
«Negli ultimi mesi abbiamo realizzato un accurato lavoro di preparazione e capacitazione delle nostre autorità elettorali, con enfasi nelle circoscrizioni e con i membri dei seggi, perchè sono coloro che agiscono direttamente con il popolo e sono i primi a processare i risultati » ha affermato Rodríguez Martínez, che ha indicato anche che sono assicurati altri elementi indispensabili come le comunicazioni con almeno tre varianti in ogni caso.
A Las Tunas, circa 6000 giovani andranno a votare per la prima volta e questo, in accordo con la presidente della CEP, necessitano orientamenti e spiegazioni sulle peculiarità di questo processo e sulla sua importanza per il destino del paese.
«A questo punto non solo dobbiamo lavorare con i giovani , ma dobbiamo anche considerare che un’alta percentuale della nostra popolazione, anche se ha già votato, lo farà per la prima volta in un referendum e questo implica che dobbiamo conoscere tutti gli elementi indispensabili per garantire la qualità del voto.
Circa 400.000 elettori di Las Tunas voteranno in questo referendum. È valido segnalare che sono stati preparati 67 supervisori, in maggioranza avvocati e 1.766 collaboratori tra studenti universitari e dell’insegnamento medio, ai quali si sommano 11000 pionieri incaricati di custodire le urne.
La cosa più importante, ha affermato la presidente del CEP, è che tutti s intenda che stiamo vivendo un momento trascendentale e che la qualità e la trasparenza di questo processo dipenderà non solo da noi che oggi siamo impegnati come autorità elettorali, ma di ogni elettore ».