Marco Velázquez Cristo https://postcuba.org
La Colombia che oggi si mostra preoccupata per la situazione dei diritti umani in Venezuela che fornisce il suo territorio alle provocazioni infami contro quella nazione sorella argomentando apprensione per una fabbricata crisi umanitaria nella stessa ha moltissimi più problemi in quei campi che quelli che lei indica al suo vicino.
In un esercizio di cinismo, immoralità e vassallaggio all’impero ciò che sta facendo il governo colombiano, così come coloro che lo accompagnano in questa brutale aggressione contro il popolo venezuelano.
Alcune informazioni interessanti fornite dal Rapporto sulla situazione dei Diritti Umani in Colombia 2013-2017 pubblicato nel 2018.
“Nel 2017, il governo ha respinto le richieste di visita del Relatore Speciale sui Diritti Umani degli Sfollati Interni e della Relatrice Speciale sui Diritti delle Persone con Disabilità, nonostante l’invito permanente che hanno questi relatori. Né sono state accettate le visite del Gruppo di Lavoro (GL) sui Mercenari né del Consigliere Speciale per la Prevenzione del Genocidio dell’ONU”.
“La Colombia non ha ratificato i protocolli facoltativi del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (PIDESC), né del Comitato contro la Tortura (CAT). Nelle sue Osservazioni conclusive, i Comitati contro la Sparizione Forzata, il Comitato per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale (CERD) ed il CAT hanno esortato lo stato colombiano ad accettare le proprie competenze nei procedimenti delle comunicazioni ed investigazione”.
“I gruppi neo-paramilitari [hanno presenza in 31 dei 32 dipartimenti della Colombia] continuano a commettere gravi e massicce violazioni dei diritti umani ed al diritto umanitario internazionale: assassinii di leader [431 dal 2016 al dicembre 2018, anno in cui ne sono stati uccisi 172), reclutamento di minori, posa di mine antipersona, spostamenti forzati [7,9 milioni di sfollati, la seconda cifra più alta al mondo] e confinamenti delle comunità”.
Lo Stato colombiano non riconosce questi problemi del neo-paramilitarismo, i suoi legami a livello locale e regionale con settori politici, economici e con la forza pubblica”.
“Una delle violazioni dei diritti umani più gravi e massicce in Colombia è stata la “privazione arbitraria della vita da parte di agenti dello Stato, o con la complicità, tolleranza o acquiescenza di questi, senza processo giudiziario o legale che lo disponga [2248 vittime identificate tra il 1988 e il 2014]. “
“La mancanza di servizi medici è stata la causa della morte di centinaia di detenuti e la moltiplicazione di casi epidemici (…) L’uso arbitrario di gas lacrimogeno e pepe nelle cellule è frequente”.
Al di fuori del rapporto: secondo il documento del governo colombiano nel 2017, la percentuale di persone classificate in povertà estrema rispetto alla popolazione nazionale totale era stimata al 7,4%. In quell’anno la popolazione del paese sudamericano era di 49291929 abitanti, quindi 3647602 persone vivevano in quelle condizioni. Oggi sono di più.
Potremmo aggiungere alcuni dati ma quelli citati da soli sono sufficienti a dimostrare che non è la preoccupazione umanitaria che muove il governo colombiano ma la sua subordinazione incondizionata agli interessi dell’impero a cui lecca gli stivali.
Quello che dovrebbe essere sul banco degli imputati è la Colombia e non il Venezuela, ma né agli USA né ai suoi lacchè gli importa delle vite e delle sofferenze degli esseri umani; sono note le molle che li muovono per questo rendono invisibile la situazione dei milioni di colombiani che sì hanno bisogno di un vero aiuto umanitario.
¿Tiene Colombia moral para enjuiciar a Venezuela?
Por: Marco Velázquez Cristo
La Colombia que hoy se muestra preocupada por la situación de los derechos humanos en Venezuela que, presta su territorio para infames provocaciones contra esa hermana nación argumentando desvelo por una fabricada crisis humanitaria en la misma, tiene muchísimos más problemas en esos campos que los que le señala a su vecino.
Es un ejercicio de cinismo, inmoralidad y vasallaje al imperio lo que está haciendo el gobierno Colombiano, al igual que los que lo acompañan en esta brutal agresión al pueblo venezolano.
Algunas informaciones de interés que aporta el Informe de la situación de Derechos Humanos en Colombia 2013-2017 publicado en 2018.
“En 2017, el Gobierno rechazó las solicitudes de visita del Relator Especial sobre DDHH de los Desplazados Internos y de la Relatora Especial sobre los Derechos de las Personas con Discapacidad, a pesar de la invitación permanente que tienen estos relatores. Tampoco han sido aceptadas las visitas del Grupo de Trabajo (GT) sobre Mercenarios ni del Asesor Especial para la Prevención del Genocidio de la ONU”.
“Colombia no ha ratificado los protocolos facultativos del Pacto Internacional de los Derechos Económicos, Sociales y Culturales (PIDESC), ni del Comité contra la Tortura (CAT). En sus Observaciones finales, los Comités contra la Desaparición Forzada, el Comité para la eliminación de la Discriminación Racial (CERD) y el CAT instaron al Estado colombiano a aceptar sus competencias en procedimientos de comunicaciones e investigación”.
“Los grupos neoparamilitares [tienen presencia en 31 de los 32 departamentos de Colombia] siguen cometiendo violaciones graves y masivas a los derechos humanos (DDHH) y al derecho internacional humanitario (DIH): asesinatos de líderes [431 desde 2016 a diciembre de 2018, año en que fueron ultimados 172 ], reclutamiento infantil, siembra de minas antipersonales, desplazamientos forzados [7.9 millones de personas desplazadas la segunda mayor cifra en el mundo ] y confinamientos de las comunidades”.
El Estado colombiano no reconoce estos problemas del neoparamilitarismo, sus vínculos a nivel local y regional con sectores políticos, económicos y con la Fuerza Pública”.
“Una de las violaciones de DDHH más graves y masivas en Colombia ha sido la “privación arbitraria de la vida por parte de agentes del Estado, o con la complicidad, tolerancia o aquiescencia de éstos, sin un proceso judicial o legal que lo disponga [2 248 víctimas identificadas entre 1988 y 2014]”.
“La falta de servicios de salud ha sido la causa de la muerte de centenares de reclusos y la multiplicación de casos de epidemia (…) Es frecuente el uso arbitrario de gas lacrimógeno y pimienta en el interior de las celdas”.
Fuera del informe: Según documento del gobierno de Colombia en el año 2017, el porcentaje de personas clasificadas en pobreza extrema con respecto a la población total nacional se estimaba en el 7,4%. En ese año la población del país suramericano era de 49 291 929 habitantes por lo tanto 3 647 602 personas vivían en esas condiciones. Hoy son más.
Pudiéramos agregar algunos datos pero los mencionados por sí solos bastan para demostrar que, no es la preocupación humanitaria la que mueve al gobierno colombiano sino su subordinación incondicional a los interés del imperio al que le lame las botas.
La que debería estar en el banquillo de los acusados es Colombia y no Venezuela, pero ni a EE.UU., ni a sus lacayos les importa la vida y los padecimientos de los seres humanos, son conocidos los resortes que los mueven, por eso invisibilizan la situación de los millones de colombianos que sí necesitan una verdadera ayuda humanitaria.