La riunione di bilancio del lavoro del 2018 del MINCEX ha prestato un particolare interesse ai risultati dell’anno recentemente terminato e alle proiezioni per il 2019.
«Dobbiamo pensare come paese. Va alleggerito il carico burocratico di tutti i processi relazionati al commercio estero e l’investimento straniero per il carattere prioritario di questa attività per lo sviluppo del paese».
Questo è stato il richiamo del Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez, che ha partecipato al bilancio annuale del Ministero del Commercio Estero e l’Investimento Straniero (Mincex), riunione nella quale sono stati valutati i risultati del 2018 e sono state sottolineate le proiezioni di lavoro per l’anno in corso.
Proprio quando si compie un decennio dalla creazione di questo organismo, Díaz-Canel ha reiterato l’importanza della sua gestione, perché si occupa delle attività essenziali per l’economia cubana , Poi ha condiviso alcuni concetti su come implementare un’amministrazione pubblica più efficiente senza tralasciare la battaglia economica che continua ad essere importante e dalla quale la popolazione si aspetta maggiori risposte.
È necessario articolare un sistema di lavoro coerente per priorità e questo fa parte in prima istanza della politica dei quadri, ha avvertito: «I dirigenti si devono caratterizzare per la sensibilità di fronte ai problemi del paese, l’inquietudine rivoluzionaria e per la serietà Non possiamo ammettere quadri lenti, statici, che non siano attivi».
Poi ha detto che è vitale agire con trasparenza e con etica, in stretto vincolo con la base, potenziando sempre più le investigazioni scientifiche, la comunicazione sociale, l’utilizzo dell’informatizzazione a favore dell’efficienza.
Díaz-Canel ha reiterato l’importanza di potenziare i legami produttivi con l’investimento straniero, le esportazioni e il turismo, così come l’industria nazionale, che va difesa e deve divenire più competitiva, e il settore non statale dell’economia.
Il mandatario ha insistito sulla priorità concessa alle esportazioni, che si devono seguire sino al loro incasso, ed ha richiamato l’attenzione sugli affari con capitali stranieri nel settore dell’energia rinnovabile e in tutti quelli prioritari per l’economia.
Ha inoltre insistito sullo sviluppo di un ambiente più favorevole per gli investitori stranieri, migliorando le strategie di superamento dei gruppi negoziatori, accompagnando da un punto di vista legislativo tutto quello che è stato disegnato, accelerando l’entrata in funzione dello Sportello Unico per differenziare le voci esportabili e i mercati, estendendo le offerte per le navi da crociera e viaggiatori di queste, così come approfondire gli studi di mercato e i meccanismo di prosecuzione degli affari in processo.
Miguel Díaz-Canel ha elogiato la vittoria del popolo cubano nel Referendum del 24 febbraio: «Questo Sì lo dobbiamo appoggiare con risultati, con una gestione più coerente, intelligente ed efficace».
SPOGLIARE DALL’EREDITARIETÀ LE OPERAZIONI CON CAPITALI STRANIERI
Dopo aver ricordato in tutta la sua grandezza il Comandante in Capo, e reso omaggio a diverse donne dedicate al lavoro del Mincex dalla sua fondazione Rodrigo Malmierca Díaz, titolare dell’organismo, ha segnalato le linee fondamentali di lavoro durante il 2018: lo sviluppo dell’investimento straniero, il seguito delle esportazioni e l’uso dei crediti esteri, così come la differenziazione delle relazioni commerciali ed economiche con l’estero, la cooperazione internazionale in un contesto assegnato da forti tensioni finanziarie e l’indurimento del blocco In quanto alle relazioni economiche e commerciali estere, ha assicurato che è stata prestata una particolare attenzione ai vincoli con i paesi che hanno priorità, all’integrazione regionale con l’America Latina e i Caraibi e alla partecipazione negli organismi internazionali.
Secondo Malmierca Díaz, è urgente differenziare i mercati, dato che il 70% degli scambi dei beni resta concentrato in un gruppo ridotto di nazioni: Venezuela, Cina, Spagna, Canada, Messico, Brasile, Russia, Italia, Germania e Francia.
Tra le proiezioni fondamentali in questo ambito, ha commentato l’attenzione agli accordi e alle iniziative sorte dopo le recenti visite del Presidente cubano in vari paesi dell’Europa e l’Asia, così come altri d’alto livello.
Poi ha informato sul commercio estero che, nonostante il contesto internazionale avverso, ha visto crescere lo scambio commerciale del 5% rispetto al 2017 e mantiene l’eccedenza della bilancia commerciale.
Come parte dei problemi fondamentali ha citato la superata obsoleta tecnologia delle infrastrutture dell’industria nazionale, l’accumulo di conti da incassare già scaduti, gli incentivi insufficienti alle entità e agli individui che partecipano all’esportazione, così come la scarsa differenziazione dei mercati e delle voci esportabili.
In quanto alle esportazioni, è stata sottolineata la strategia per l’esportazione del carbone vegetale, del miele, il rum, lo zucchero, il nichel e il cobalto, cosi come la frutta e i vegetali, anche se non sono state risolte alcune mancanze relazionate alla qualità. Le importazioni sono restate al di sotto del 80% del piano e si sono concentrate soprattutto nei programmi con priorità.
Come è già stato detto, sono impegni di prim’ordine stimolare le esportazioni ed eliminare ogni ostacolo che le restringa, identificare le opportunità delle esportazioni in ogni territorio, seguire bene da vicino le importazioni e avanzare nella facilitazione delle operazioni del commercio estero.
In accordo con Rodrigo Malmierca, in materia d’investimento straniero sono stati approvati nel 2018 38 nuovi progetti e sono stati prorogati 10 affari precedentemente stabiliti.
«Per il secondo anno consecutivo l’ammontare degli investimenti ha superato i 2000 milioni di dollari in affari approvati, con 2413 milioni, ma ciò nonostante è sempre al disotto delle necessità del paese».
Alla fine del 2018 sono stati registrati, secondo la relazione, 271 affari stabiliti. Spiccano tra i settori più rappresentati, il turismo (49%) e l’elettro-energetico (10%). I progetti della Zona Speciale di Sviluppo Mariel calcolano il 13% del totale.
Sono sempre barriere da superare le mancanze nella preparazione del personale, la lentezza e la complessità delle documentazioni, i ritardi per l’ottenimento dei finanziamenti, la mancanza di incentivi nelle imprese statali per sviluppare affari con capitali stranieri.
Per questo il lavoro nel 2019 è proiettato per eliminare queste deficienze.
Su questo particolare, Déborah Rivas Saavedra, direttrice generale degli Investimenti Stranieri ha avvisato sull’assenza d’integrazione a livello di territorio dei progetti d’esportazione e degli affari con investimenti stranieri, che deve sorgere dal loro stesso disegno.
«Ci manca ancora la sistematicità, al continuità degli affari per la loro concretezza; non rispettiamo i cronogrammi e non siamo obiettivi. Si deve superare il discorso ed eliminare gli ostacoli che limitano gli investimenti».
CREDITI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
«Ottenere crediti per gli investimenti senza che l’economia sia pronta per utilizzarli, approvare gli studi di fattibilità con condizioni finanziarie che non esistono nel mercato, il ritardo nell’esecuzione degli investimenti, costituiscono alcuni dei problemi che, ha detto Rodrigo Malmierca, zavorrano l’utilizzo dei crediti esteri».
«Durante il 2018, ha indicato, abbiamo dato la priorità ai crediti del governo e alle donazioni maggiori di 500.000 dollari. La contrattazione associata all’uso di questi fondi deve contribuire al compimento del piano degli investimenti del 2019. Inoltre abbiamo lavorato all’analisi integrale dei crediti esteri che incontravamo in differenti fasi di gestione, con l’obiettivo di riordinare le priorità, partendo dalla necessità di fermare la spirale dei debiti del paese.
Unito ad altri impegni prioritari in quest’anno a venire continuerà il lavoro incamminato al riordino degli impegni esterni e degli accordi di liquidazione dei debiti», ha aggiunto.
Anche la cooperazione economica internazionale ha occupato parte della giornata, e su questa pesano sempre le mancanze negli studi tecnici, la preparazione degli investimenti e la mancanza d’una strategia per la gestione delle risorse.
Ciò nonostante l’entrata in vigore di una nuova cornice regolatrice in questo ambito deve contribuire a dare soluzioni alle insufficienze e a migliorare l’utilizzazione delle risorse in corrispondenza delle priorità del paese.
Nella riunione di lavoro sono stati anche esaminati elementi relazionati all’attenzione dei territori, all’informatizzazione e alla comunicazione istituzionale, con l’impegno del Gruppo delle Imprese del Commercio Estero e della Camera di Commercio «Nella complessa congiuntura che il paese attraversa, sarà molto rilevante, ha detto ancora Rodrigo Malmierca, compiere il piano dell’economia, attrarre investimenti stranieri sufficienti e di qualità che si leghino all’industria nazionale e fare un salto reale e forte nelle esportazioni, senza tralasciare la diversità dei vincoli con l’estero. È necessario inoltre perfezionare l’impegno dei quadri e incorporare nuovi modi di fare, sostenuti dai passi avanti della scienza e dall’uso delle tecnologie dell’informazione».
Díaz-Canel ha inviato i suoi auguri ai lavoratori del Censa
José Ramón Saborido Loydi, ministro d’Educazione, al termine della cerimonia per il 50º anniversario del Centro Nazionale della Sanità Agricola e dell’Allevamento ha trasmesso le felicitazioni de Miguel Díaz–Canel Bermúdez, presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ai lavoratori del Censa.
Inoltre ha riferito il saluto inviato per l’anniversario da Roberto Morales Ojeda, membro del Burò Politico e vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ed ha risaltato la ricca traiettoria del Censa, un pilastro nella crescita sostenibile della sanità animale, vegetale e umana, partendo dall’esecuzione di progetti di base e innovazione tecnologica, di formazione accademica e dello sviluppo di prodotti e servizi scientifici e tecnici specializzati, tutto con personale molto qualificato.
La dottoressa Nivian Montes de Oca Martínez, attuale direttrice generale di questo centro creato per volontà del Comandante in Capo Fidel Castro, ha realizzato un riassunto della storia di questo luogo dove, ha assicurato, sono pronti per rispondere alla creazione del primo parco scientifico – tecnologico nel ramo agricolo- alimentare, un reclamo del paese che realizzeranno assieme ad altre istituzioni che formano parte del complesso docente – scientifico – produttivo della provincia di Mayabeque: gli Istituti Nazionali di Scienze Agricole e di Scienza Animale, così come l’Università Agraria de L’Avana.
Poi ha precisato che nel primo decennio del Censa sono stati studiati i principali problemi della salute animale e tra i risultati più importanti si è ottenuto un miglioramento genetico bovino attraverso l’incrocio dello zebù con la Holstein, per incrementare la produzione di latte come la creazione di basi zootecniche di avicoltura commerciale e il supporto, con nuove tecnologie, per diagnosi, vigilanza e controllo delle principali malattie che colpivano gli animali produttivi.
Esattamente per l’incarico d’essere pronti a rispondere contro l’introduzione delle malattie esotiche nel patrimonio animale, ha dato l’esempio di come riuscirono a sradicare la peste porcina africana – nelle sue due incursioni in territorio nazionale e a realizzare investigazioni sulle specie endemiche, come il coccodrillo, con le quali si è contribuito alla loro protezione.
La dottoressa Montes de Oca Martínez, ha risaltato il lavoro che hanno sempre realizzato con i ministeri d’Educazione Superiore, Agricoltura, Scienza, Tecnologia e Ambiente, Industria Alimentare, Salute Pubblica, con BioCubafarma, lo Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile e la ECTI Sierra Maestra, oltre a diverse organizzazioni internazionali.
Altri risultati nella sua esposizione, sono stati la conquista di mezzi e metodologie di diagnosi per le malattie virali e da batteri, in appoggio ai programmi nazionali di ottenimento delle sementi bio tecnologiche e la selezione di varietà resistenti, introdotte nella produzione di coltivazioni come pomodori, fagioli, riso oltre allo sviluppo delle tecnologie amichevoli con l’ambiente.
Poi ha sottolineato che negli ultimi 30 anni con il consolidamento dei risultati precedenti, sono stati introdotti nuovi strumenti per la diagnosi e la vigilanza delle malattie e delle piante endemiche come quelle che possono costituire pericoli di disastri sanitari per il settore agricolo e dell’allevamento, mentre si consolida l’integrazione multi settoriale nelle investigazioni e prestazioni dei servizi, cosa imprescindibile nell’attualità.
Durante la cerimonia è stato reso omaggio alla dottoressa Rosa Elena Simeón, e tra i vari riconoscimenti, anche a fondatori e lavoratori con alle spalle 40, 30, 20 e 10 anni di lavoro nel centro.