Il nuovo pretesto degli USA per invadere il Vzla”Proteggere 50000 americani dalla violenza”
In precedenza, John Bolton aveva promesso che l’arresto del collaboratore di Juan Guaidó, Roberto Marrero, “non rimarrà senza risposta”.
Il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Donald Trump, John Bolton, ha ribadito che considera il governo di Nicolás Maduro illegittimo e ha suggerito che Washington potrebbe usare la forza militare per proteggere “dalla violenza e dall’intimidazione” i circa 50000 americani che sono in Venezuela.
“Il presidente Trump è stato chiaro su questo punto diverse volte quando dice che tutte le opzioni sono sul tavolo, penso che le persone debbano capire e credere in ciò, è molto serio a riguardo”, ha avvertito Bolton a Breitbart News Daily.
Senza confermare o negare esplicitamente le ipotesi che gli Stati Uniti vogliano o meno armare l’opposizione venezuelana o che si sta preparando ad invadere il paese latinoamericano, Bolton si è limitato a spiegare che, secondo le stime, il Venezuela attualmente ha “tra 40000 e 50000 cittadini americani” e che “il governo degli Stati Uniti non ha più un dovere internazionale più importante di proteggere i suoi cittadini dalla violenza e dalle intimidazioni”.
“Quello che vorremmo fare è permettere al popolo venezuelano di prendere le proprie decisioni, non attraverso un governo controllato dal sostituto di Cuba per la Russia, non attraverso quella che chiamiamo la diplomazia del debito cinese, che cerca di sfondare nel paesi in tutto il mondo e ottenere il controllo delle riserve petrolifere venezuelane”, ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale.
“Mantenere viva la dottrina Monroe”
Preoccupazioni simili a quelle che Bolton ha menzionato sul destino degli americani sono già servite come pretesto per invadere l’isola di Grenada, circa 160 chilometri a nord del Venezuela nel 1983, al fine di rovesciare il governo di sinistra. A quel tempo, il governo di Ronald Reagan si prese cura di circa 800 studenti americani della Scuola di Medicina dell’Università di San Jorge a Granada.
Facendo un altro riferimento alla Dottrina Monroe, Bolton ha affermato che l’obiettivo degli Stati Uniti è “assicurarsi che queste influenze straniere [Cuba, Russia e Cina] non controllino il Venezuela e influenzino negativamente gli Stati Uniti” e i loro interessi nel proprio emisfero.
Smantellata cellula terroristica: tra i fermati il «braccio destro» del golpista Guaidó
Il governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela, tramite il ministro degli Interni Nestor Reverol, annuncia di aver smantellato una cellula terroristica che pianificava di compiere «attacchi selettivi» per destabilizzare il paese.
Tra gli arrestati figura Roberto Marrero. Personaggio che la stampa internazionale definisce «braccio destro» del golpista Juan Guaidó.
Il presidente Nicolás Maduro ha dichiarato: «Stiamo smembrando un gruppo che sta gestendo un sacco di soldi e armi per terrorizzare il paese. Hanno assunto mercenari colombiani e centroamericani. Ci prendiamo cura del Venezuela».
Reverol ha precisato che Marrero è stato arrestato insieme al 34enne Luis Páez Salazar, che operava presumibilmente come sua scorta. Ha sostenuto che tutti i membri dell’organizzazione sono stati identificati e ha aggiunto che le agenzie di intelligence hanno condotto le indagini e compiuto gli arresti smantellando la cellula terroristica.
«Di fronte al fallimento del golpe, dato il mancato ingresso degli aiuti umanitari e la vittoria che il popolo del Venezuela ha conseguito riuscendo a superare l’attacco al sistema elettrico, questi gruppi continuano nella loro spirale di violenza per provocare un tumulto mella società venezuelana».
Reverol ha poi riferito che presso la casa di Marrero sono stati sequestrata veicoli, telefoni e altre evidenze, tra cui «un grande lotto di armi da fuoco».
Chi è Marrero?
Roberto Eugenio Marrero Borgas, un avvocato di 49 anni, è direttamente responsabile dell’organizzazione terroristica che ha cercato di compiere azioni criminali nella società venezuelana.
Roberto Marrero fa parte del partito di estrema destra Voluntad Popular (VP) ed è l’avvocato di Leopoldo López, dirigente dell’opposizione venezuelana processato e condannato nel 2015 per aver commesso diversi crimini contro i diritti umani durante le violente manifestazioni del 2014.
Ancora una volta il partito di estrema destra Voluntad Popular torna alla ribalta per aver scelto la strada golpista in luogo di quella democratica. L’unico obiettivo di questa organizzazione sembra quello di voler seminare l’instabilità politica in Venezuela per poter effettuare un colpo di mano contro il presidente Maduro e il suo governo costituzionale.
Roberto Marrero è assistente del deputato dell’opposizione e autoproclamato presidente in carica, Juan Guaidó, ed è stato recentemente nominato ‘capo di gabinetto’.
La ‘designazione’ di Marrero da parte di Guaidó potrebbe essere dovuta al fatto che l’avvocato era una delle persone che lo accompagnava al suo ritorno a Caracas di rientro dal tour golpista nella regione latinoamericana, realizzato dopo aver fallito il tentativo di introdurre in Venezuela quelli che cercavano di spacciare come aiuti umanitari provenienti dagli USA il 23 febbraio attraverso il confine colombo-venezuelano.