Il veemente «No!» del cancelliere spagnolo, Josep Borrell, all’intenzione statunitense d’indurire il blocco a Cuba durante una riunione a Washington con il suo pari nordamericano, Mike Pompeo, è diventato notizia.
Sputnik ha informato che il ministro ha sostenuto che gli europei e la Spagna in particolare sono radicalmente in disaccordo con i piani di Washington d’attivare il 3º Articolo della legge Helms-Burton, che permetterebbe di reclamare nei tribunali degli USA proprietà nell’Isola che furono espropriate dopo l’arrivo al potere di Fidel Castro.
L’agenzia di stampa ha anche segnalato l’affermazione del socio e direttore di Operazioni Internazionali de Lupicinio International Law Firm, José María Viñals che ha segnalato che la norma danneggerebbe soprattutto il settore alberghiero e turistico di Cuba, così come numerose imprese che investono nel paese dei Caraibi.
In dichiarazioni a Europa Press, il giurista spagnolo ha avvertito che la misura scatenerebbe «una guerra commerciale e battaglie giudiziarie tra l’Europa e gli USA, che sono soci e alleati».
Va segnalato che per l’analista spagnolo José Egido, è poco probabile che l’attuale Amministrazione statunitense prenda in considerazione la posizione contraria dei suoi soci transatlantici e ha detto: «Gli Stati Uniti non possono accettare che il mondo è già multipolare e che sono incamminati verso la perdita della loro potenza egemonica».