L’allontanamento del Brasile dall’America Latina, e il suo avvicinamento agli Stati Uniti è stato confermato partendo dalla decisione del suo presidente Jair Bolsonaro d’abbandonare l’organismo UNASUR.
Il governante reazionario considerato “il Trump del sud”, ha assicurato che questo trattato era un’invenzione di Chavez, alludendo al già deceduto Comandante Presidente del Venezuela.
Scrivendo a sproposito da Twitter, ha ricordato la nascita di Prosur (Foro per il Progresso dell’America del Sud), formato da nazioni come Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù e Paraguay, il cui fine è il «ritorno della democrazia liberale» nel cono sud americano.
I soli membri che restano attivi in UNASUR sono Uruguay, Guyana, Bolivia, Suriname e Venezuela, ma nonostante, l’agenda del «sostituto» Prosur non mostra l’ampio ventaglio di UNASUR, centrato nei programmi sociali, ma un’intenzione apertamente interventista ne temi interni di ognuna delle nazioni dell’emisfero.
Nello stesso tempo l’organismo di destra coincide ciecamente con l’agenda regionale di Donald Trump.
La decisione è stata presa poche ore dopo l’annuncio del trasferimento della presidenza pro tempore dalla Bolivia al Brasile, dopo i tentativi vani di riunire i cancellieri dei paesi membri.
UNASUR, al di là della visione di sinistra dei suoi fondatori, beve dalle più diverse tradizioni integratrici dell’America Latina e non ha mai avuto una visione interventista, rispettando gli stili di governo e le dinamiche proprie di ogni Stato.