Promossa lettera aperta in rifiuto alle misure USA

L’organizzazione Cuban Americans for Engagement (CAFE) promuove oggi una lettera aperta al segretario statunitense di Stato, Mike Pompeo, nella quale i firmatari esprimono il più radicale rifiuto alle nuove misure contro Cuba.

La missiva, pubblicata questo lunedì nella piattaforma Change.org affinché tutti gli interessati possano firmarla, critica l’annunciata riduzione delle spedizioni di invii alle famiglie cubane ed altre azioni rese note dall’amministrazione di Donald Trump il passato 17 aprile. D’accordo col testo, l’imposizione di limiti agli invii, “riduce pericolosamente i canali di empowerment ed autonomia economica, e conseguentemente, di quella politica, del settore imprenditoriale della società civile cubana”.

Inoltre, CAFFE rimarca la sua opposizione al fatto che si applichi il Titolo III della Legge Helms-Burton, “sospeso per le tre amministrazioni anteriori date le sue ramificazioni extraterritoriali ed il carattere illegale secondo il diritto internazionale”.

Se sarà attivato, ha avvertito il gruppo, questa legge non solo porterà ancora più divisione dentro la comunità cubana, bensì un maggiore isolamento degli Stati Uniti dentro la comunità internazionale.

“Appoggiamo la posizione dell’Organizzazione Mondiale del Lavoro, delle Nazioni Unite, Canada, Messico, Cina e dei paesi integranti dell’Unione Europea che hanno reclamato all’attuale amministrazione USA la sospensione della legge ed il sollevamento del bloqueo contro Cuba”, ha sostenuto l’organizzazione.

Nella lettera, i firmatari hanno sollecitato affinché il Governo statunitense possa esplorare vie di compensazione alternativa proposte da alcuni negoziatori di entrambi i paesi.

Allo stesso tempo, hanno manifestato il rifiuto alla limitazione dei viaggi degli statunitensi a Cuba, “che infrange la libertà di viaggio, come è riconosciuta nell’articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

“La diplomazia e lo scambio popolo a popolo sono i più poderosi attrezzi di avvicinamento e disattivazione delle ostilità tra entrambe le nazioni. Non c’è migliore ambasciatore degli Stati Uniti che il proprio turista statunitense”, hanno aggiunto.

Inoltre, CAFFE, un’organizzazione di cubani-americani e statunitensi che promuove la normalizzazione delle relazioni bilaterali, ha esortato a “riconsiderare le posizioni adottate, ed a continuare fomentando il dialogo come miglior strumento di trasformazione ed avvicinamento per entrambe le nazioni”.

Questo è stato uno dei diversi gruppi dentro gli Stati Uniti che hanno manifestato la loro opposizione alle misure fatte conoscere la settimana scorsa contro l’isola da Pompeo e l’assessore di Sicurezza Nazionale, John Bolton.

Tali azioni si uniscono ad altre adottate dal principio dell’amministrazione Trump e che hanno rappresentato colpi significativi per l’avvicinamento iniziato tra i due paesi durante il Governo di Barack Obama (2009-2017).

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