Affrontare le illegalità dell’ordine urbano territoriale e urbanistico è sempre un problema. I risultati dati dal presidente dell’Istituto di Pianificazione Fisica, (IPF), Samuel Rodiles Planas, lo hanno confermato nel suo intervento nella Commissione d’Industria, Costruzione e Energia che si è svolto di recente nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana.
Il titolare del IBF ha assicurato che il 2018 era cominciato con 112529 illegalità vincolate con l’Ordinamento Territoriale e Urbanistico.
Ma nel secondo semestre la cifra era cresciuta a 115.847 (3318 in più).
«I governi hanno pianificato di sradicare 21723 illegalità agli inizi dell’anno e sono riusciti, sino al 31 dicembre a eliminare un totale di 20495, Cioè il 94% del piano annuale del paese.
Da gennaio a dicembre del 2018 per controlli del Sistema di Pianificazione Fisica (SPF) sono state incontrate altre 20376 nuove illegalità delle quali oggi ne restano pendenti 1146», ha spiegato Rodiles Planas.
Poi ha aggiunto che nei consigli popolari continuano a sorgere nuove illegalità e non si riesce a detenerle, per concetti paternalistici e tolleranti, ed esiste una limitata partecipazione delle organizzazioni di massa nello scontro con queste illegalità.
Ugualmente, predomina la mancanza d’esigenza e controllo degli ispettori da parte del Gruppo di Scontro dei governi municipali, e questo crea impunità.
Continua ad essere insufficiente la coesione del lavoro tra le autorità municipali e prevale la giustificazione di fronte all’azione immediata, così come una lacunosa diffusione tra la popolazione delle regole urbane approvate dai governi municipali.
Riferendosi al passaggio delle funzioni di Vivienda, Rodiles Planas ha chiarito che sono state processate 257335 documentazioni costruttive e restano pendenti in termini 9521, e fuori dai termini 2759.
Continuano con maggior incidenza i Dettami Tecnici di Descrizione, le Regole Urbane, i certificati d’Abitabilità per Ricostruzione e Revisioni dei Progetti.
Di fronte a questa realtà si elencano in continuazione le mancanze di qualità della micro localizzazione elaborate dalle direzioni provinciali e municipali di Pianificazione Fisica nelle commissioni provinciali di Compatibilità degli Investimenti e non si riesce a organizzare le visite alle opere durante la loro esecuzione e al termine, incidendo quest’ultimo nelle emissioni dei certificati di abitabilità, soprattutto per le case.
Appaiono reiterati problemi di qualità nell’elaborazione della documentazione dei servizi tecnici che si offrono alla popolazione e non si rispettano i tempi stabiliti dalle norme legali per le documentazioni nell’emissione dei documenti corrispondenti.
Il Presidente di questo istituto, parlando di tutto questo ha esposto che tra le principali proiezioni di lavoro quelle incamminate all’approvazione di nuovi strumenti di ordine territoriale urbano, stabilire e implementare i processi e i procedimenti per la confezione e l’emissione dei certificati catastali per di rendere più agili le documentazioni della popolazione.
Realizzare un ciclo di controlli funzionali che comprenda tutte le province del paese e non meno di 30 municipi, per vegliare sui termini di tempo per l’emissione dei documenti; realizzare le revisioni tecniche e di controllo del funzionamento in tutto il paese e ottenere una miglior preparazione e formazione degli specialisti in questo campo.
Tutto questo fa parte delle azioni.
Le illegalità più rappresentative e frequenti:
– Violazioni delle regole urbanistiche e dei progetti.
– Costruzioni, ampliamenti e ricostruzioni di case senza la documentazione stabilita.
– Cambi strutturali di locali e costruzioni d’immobili senza la documentazione stabilita.
– Costruzioni di opere per altri usi (lavoro indipendente) utilizzando l’autorizzazione rilasciata per la casa.
– Occupazioni di suoli destinati al turismo, all’agricoltura o all’industria.
– Ampliamento di aree di uso comune in edifici multifamiliari (stanze, bagni, cucine e garage).
– Costruzione di case senza un minimo di urbanizzazione, dando luogo ad altre illegalità come l’inquinamento del suolo e l’uso non autorizzato dell’acqua e dell’elettricità.