Si svolge a Guantánamo il VI Seminario Internazionale di Pace e per l’Abolizione delle Basi Militari Straniere, in un contesto caratterizzato dalle crescenti minacce e dalle azioni dell’impero, con la partecipazione di almeno un centinaio di delegati, 90 stranieri provenienti da 20 paesi.
Guantánamo – Gli USA accusano falsamente Cuba d’avere una presenza militare in Venezuela e la minacciano anche di un blocco totale, mentre questo paese aggressore ha più di 800 basi militari nel mondo e una storia che denuncia interventi, occupazioni e morti.
Per questo acquista una speciale importanza nel contesto caratterizzato dalle crescenti azioni e minacce dell’Impero contro Venezuela, Cuba, Nicaragua e altre nazioni come l’Iran, costrette a una vera guerra economica e diplomatica,
Il VI Seminario Internazionale della Pace e per l’Abolizione delle Basi Militari Straniere, che si sta svolgendo in questa città sino al prossimo 6 maggio, con la partecipazione di almeno cento delegati, 90 stranieri, provenienti da 20 paesi.
L’apertura dell’incontro dei pacifisti è avvenuta sabato 4, la mattina, nel teatro dell’Università Medica, con le parole di benvenuto di Silvio Platero Irola, presidente del Movimento Cubano della Pace e la Sovranità dei Popoli e gli interventi speciali di María do Socorro Gomes, presidente del Consiglio Mondiale della Pace, e di Víctor Gaute, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, secondo il programma.
In questo luogo sono iniziati i lavori in una riunione generale con la presentazione delle conferenze, la prima delle quali riferita allo stato attuale della presenze militari all’estero della principale potenza imperialista, a detrimento della pace mondiale.
Il programma include una visita a Caimanera, municipio in cui si trova la base navale illegale a Guantánamo, scenario in molte occasioni, anni fa, di tensioni, aggressioni e provocazioni dei marine yankee che provocarono la morte di giovani innocenti.
Inoltre il programma ha compresso una gala culturale nel Museo di Guantánamo per il 70º anniversario del Consiglio Mondiale per la Pace, e una visita al Cimitero Santa Ifigenia, a Santiago di Cuba, dove i delegati renderanno omaggio al Comandante in Capo Fidel Castro.
Ana Teresa Nápoles Disotuar, delegata provinciale dell’Istituto Cubano di amicizia con i Popoli, che con il Movimento Cubano per la Pace ha auspicato l’incontro, ha informato che il seminario è un’occasione per rinnovare la vigenza della Proclamazione dell’America Latina e dei Caraibi come Zona de Pace, così come fu confermato dalla Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici nel gennaio del 2014, a L’Avana, ed ha aggiunto che la cerimonia di chiusura con la Dichiarazione Finale, oggi lunedì 6, si realizzerà nella Plaza 24 de Febrero, di questa città “del Guaso”.
Unità e solidarietà di fronte alle molestie ed all’aggressione
Guantanamo – 07.05.2019 – Il richiamo a incrementare l’unità e la solidarietà tra i popoli del mondo di fronte all’aggressività dell’imperialismo yankee, ha caratterizzato gli interventi nel VI Seminario Internazionale per la Pace e l’Abolizione delle Basi Militari Straniere, che si è concluso dopo tre giorni di sessioni con la partecipazione di cento delegati di 35 nazioni.
«I popoli amanti della pace devono unirsi per far fronte allo sfrenato appetito imperialista», ha detto il membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, Víctor Gaute che poi ha aggiunto che il Proclama dell’America Latina e i Caraibi come Zona di Pace, adottato a L’Avana durante il Secondo Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) mantiene oggi assoluta vigenza per cui è indispensabile che i nostri popoli si mobilitino in difesa del diritto a vivere in pace, con progressi economici, giustizia sociale, indipendenza e sovranità.
Gaute ha convocato i rivoluzionari di tutto il mondo a dare battaglia per la liberazione di Lula, l’appoggio al Venezuela e al Nicaragua, ed ha assicurato che Cuba non si piegherà mai di fronte al blocco e alla Legge Helms-Burton, includendo il suo III Titolo.
La guerra economica e mediatica incentivata dal Governo degli Stati Uniti contro Cuba vuole intimidire l’Isola per far sì che abbandoni la sua solidarietà con la Repubblica Bolivariana del Venezuela, e vuole anche distruggere la Rivoluzione Cubana, ha detto in un intervento speciale María do Socorro Gómez, presidente del Consiglio Mondiale della Pace.
Rispetto al Venezuela ha assicurato che gli USA camuffando il loro falso linguaggio di lotta per la democrazia, i diritti umani e l’ambiente, vogliono distruggere la Rivoluzione Bolivariana e impadronirsi del petrolio di questa nazione.