Con il proposito d’approfittare delle buone pratiche e delle esperienze per cercare le migliori soluzioni per i problemi che colpiscono oggi la gestione del commercio cubano, è iniziata la Seconda Convenzione del Commercio Cuba 2019, nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana.
Il popolo cubano domanda una risposta esauriente di quanto è stato firmato nella Carta Magna e in particolare nei postulati che riguardano le attività del commercio, perchè fanno parte di un ampio numero di sfere della vita quotidiana.
Il segretario del Consiglio di Stato Homero Acosta Álvarez lo ha sostenuto intervenendo nell’apertura della Seconda Convenzione del Commercio, Cuba 2019, che è iniziata lunedì 13 nel Palazzo delle Convenzioni.
Acosta Álvarez ha segnalato che nonostante le difficoltà, la politica della Rivoluzione è sussidiare le persone e in questo senso ha citato lo sforzo che lo Stato realizza per garantire i prodotti della tesser annonaria e a prezzo statale distribuendoli in tutto il paese ed anche altri programmi come l’alimentazione attraverso l’assistenza sociale.
»Non è meno importante l’attività del commercio nei settori come la costruzione delle case, dove è vitale garantire la vendita di materiali della costruzione come via per facilitare l’accesso della popolazione a una casa decente e degna.
Perché la Costituzione sia una realtà, uno degli aspetti fondamentali è la protezione del consumatore , definita nel testo costituzionale.
«Si devono far valere i meccanismi per controllare e proteggere i diritti dei consumatori in tutti i settore e permettere alle persone di reclamare e ottenere una risposta opportuna . Tutti in qualche momento sono utenti di un servizio e consumatori », ha sottolineato il Segretario del Consiglio di Stato.
«La Costituzione è il cammino, la via in cui dobbiamo marciare per far si che l’impresa statale in primo luogo sia capace d’essere più efficiente e realizzi al meglio l’incarico di dare servizi alla popolazione con qualità», ha affermato Acosta Álvarez.
La titolare del Commercio Interno, Betsy Díaz Velázquez, ha detto che l’incontro che raggruppa circa 400 delegati cubani e di altri dieci paesi è, nel contesto economico e politico attuale, uno spazio idoneo per approfittare delle buone pratiche e le esperienze, per cercare migliori soluzioni ai problemi che colpiscono oggi la gestione del commercio cubano.
«Uno sviluppo maggiore, applicare la scienza ai processi di gestione e vendita, incrementare la qualità dei prodotti e il disegno degli stessi, ottenere opportunità di investimenti stranieri che apportino benefici, per esempio, al commercio all’ingrosso, sono alcuni degli impegni di questa attività nel paese», ha sostenuto ancora la titolare.