Collaborazione medica cubana, una fonte di vita

Dal 1963 ad oggi, 407000 professionisti della Salute hanno prestato servizio in 164 paesi di tutti i continenti

Cuba non solo può vantarsi di contare con un indice di 8.5 medici per ogni mille abitanti, uno dei migliori a livello mondiale, ma anche «per i valori solidali e l’umanesimo che ci caratterizzano, dal 1963 ad oggi, 407000 professionisti della Salute sono stati presenti in 164 paesi di tutti i continenti».

«Attualmente sono più di 29000 in 66 nazioni», ha affermato di recente il ministro di Salute Pubblica, dottor José Ángel Portal Miranda, intervenendo nella 72ª Assemblea Mondiale della Salute, che si svolge a Ginevra, Svizzera, sino al prossimo 28 maggio.

«Si sono formati nelle nostre università circa 35000 professionisti di 136 paesi e oggi studiano 8.478 giovani di 121 nazioni. Il saldo positivo per la vita di milioni di persone in decine di migliaia di comunità in Africa, Asia e America Latina e Caraibi è indiscutibile», ha sottolineato Portal Miranda.

Il titolare di Salute cubano ha indicato che queste conquiste sono state possibili nonostante l’ingiusto e crudele blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal governo degli Stati Uniti 60 anni fa e indurito attualmente, che costituisce il principale ostacolo per lo sviluppo del paese.

«Nonostante questo -ha detto- «Cuba ratifica l’impegno di condividere le sue esperienze nello sviluppo dell’assistenza primaria della Salute, mettendo a disposizione dell’Organizzazione Mondiale della Salute e dei suoi Stati membri, i programmi di cooperazione , le facoltà universitari di medicina per la formazione di professionisti e tecnici, i prodotti dell’industria medico – farmaceutica e biotecnologica, come forme di contributo alla portata della copertura sanitaria universale per tutti».

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