lo sviluppo economico e la difesa delle sue conquiste
Miguel Díaz-Canel ha visitato ieri, lunedì 27, la sesta edizione della Fiera degli Affari, ha partecipato alla riapertura della scuola elementare Alfredo Miguel Aguayo ed ha visitato la residenza per insegnanti La Asunción, due centri del municipio Diez de Octubre, devastati dal tornado che colpì la la capitale nel mese di gennaio.
«Questa è una fiera necessaria e opportuna. Qui uno vede riflesse le potenzialità che abbiamo per una produzione nazionale di qualità che può essere competitiva, capace di sostituire le importazioni e quindi di entrate in divisa».
Questa è stata la valutazione del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, dopo la sua visita della sesta edizione della Fiera degli Affari che resterà aperta sino al 31 maggio in Expocuba e alla quale partecipano 440 protagonisti dello scenario economico cubano, tra imprese, organismi cooperative non agricole e lavoratori indipendenti.
«Questa Fiera, ha detto Díaz-Canel, favorisce quel che s’intraprende nell’industria e partendo da lì permette di superare l’obsolescenza», perché nonostante queste circostanze «possiamo offrire prodotti e servizi di qualità.
La Fiera mette in evidenza, ha detto, anche quanto poco conosciamo le imprese cubane».
«Qui si vedono molti prodotti di determinate entità che altre stanno importando. Se noi ci conoscessimo meglio potremmo appoggiarci di più gli uni agli altri. Si deve eliminare definitivamente la mentalità dell’importazione che abbiamo a volte per comodità nell’ora di gestire o per mancanza di conoscenza».
Poi ha insistito che questo lo dobbiamo risolvere dalla pianificazione.
«Dal piano dobbiamo sapere quello che necessitano le imprese e le entità cubane per svilupparsi nel prossimo anno e che cosa può fare l’industria nazionale. Si deve dare priorità a tutto quello che possiamo fare qui e lasciar stare le risorse che abbiamo, per importare quello che non possiamo fabbricare con efficienza e concorrenza».
«Quel che abbiamo visto è stimolante e lo dobbiamo accompagnare con una gestione di governo e pianificazione che favorisca lo sviluppo», ha sottolineato il mandatario cubano dopo la visita dei padiglioni del Ministero dell’Industria e dell’Unione dell’Industria Militare.
Nel primo, ha ricevuto informazioni sulla produzione dell’industria siderurgica e meccanica, che può sostituire gli acquisiti all’estero destinati ai programmi agricoli e alimentari, della costruzione, del trasporto e altri settori prioritari.
Per illustrare i vantaggi che apportano i prodotti di fattura nazionale, Gertrudis Bárbara Hernández, direttrice Commerciale del Gruppo delle Imprese della Sideromeccanica (GESIME), ha segnalato un esempio: il prezzo internazionale di un portacontenitori e di 17.000 dollari, mentre l’industria cubana lo può offrire a 7000.
Considerando queste potenzialità, Gesime ha identificato per il 2020, almeno 49 prodotti che altri settori dell’economia domandano, e che se fabbricati qui potranno sostituire le importazioni e apportare risparmi notevoli al paese.
Percorrendo gli stand dell’Industria Leggera, Díaz-Canel ha indagato sulle capacità di portare avanti le linee dei prodotti, soprattutto nel settore tessile, con disegni attraenti ch rispondano alle domande dei giovani. Inoltre ha reiterato la necessità di vincolarsi al turismo.
«Che le imprese si conoscano tra di loro, che approfittino al massimo le capacità interne cercando soluzioni nazionali per diminuire le componenti importate ed evitare i debiti: queste sono le priorità dell’economia e la Fiera degli Affari può aiutare a sostenerle», ha detto Alejandro Gil Fernández, titolare di Economia e Pianificazione, che ha anche sottolineato lo sviluppo positivo dell’incontro per un disegno più efficiente del piano 2020.
Nuovamente inaugurata una scuola, ossia continuare a seminare amore
Con la certezza che ogni opera costruita o riparata dopo il passaggio del terribile tornado che ha devastato la capitale nel gennaio scorso dev’essere migliore della precedente, lunedì 27 è stata inaugurata nuovamente la scuola elementare Alfredo Miguel Aguayo, del municipio Diez de Octubre, uno dei più danneggiati dal fenomeno del clima.
Miguel Díaz-Canel è stato presente alla riapertura di questo centro docente con 580 bambini iscritti riflesso del valore che il paese assegna all’insegnamento dei suoi piccoli Lo hanno accompagnato Luis Antonio Torres Iríbar, primo segretario del Partito a L’Avana, Reinaldo García Zapata, presidente dell’Assemblea Provinciale del Potere Popolare nella capitale, e Ena Elsa Velázquez, la ministro d’Educazione.
Prima della cerimonia e prima d’assicurare che quanto fatto si deve allo sforzo di tutti coloro che vi hanno partecipato, all’appoggio delle famiglie, dei vicini, alla comprensione dei genitori, prima di elogiare il lavoro abnegato del Partito e del Governo nella capitale e nel municipio, prima d’affermare che «ora ci sono tutte le condizioni per portare avanti un progetto educativo totalmente profondo, che arricchisce e apporta una migliore educazione»; prima di tutto questo,Díaz-Canel ha parlato con i bambini.
«Vi piace la scuola?» –ha chiesto –. «Ora dovete custodirla…». E ci sono stati sorrisi per tutto il tempo.
«Con quest’opera – ha indicato il Presidente – dimostriamo ancora una volta che la Rivoluzione non lascia nessuno abbandonato e che continuerà a difendere l’educazione, la salute e le sue conquiste, indipendentemente dalle minacce e le menzogne sulla nostra realtà. E tutto questo è possibile perchè contiamo con l’esempio di Raúl, di Fidel e soprattutto con l’eroismo del nostro popolo».
Durante la cerimonia sono state elogiate 14 entità, organismi e gruppi di imprese che hanno partecipato al recupero del centro.
Díaz-Canel ha poi consegnato la Bandiera Prodezza del Lavoro alla scuola Alfredo Miguel Aguayo e alla residenza degli insegnanti di Diez de Octubre, La Asunción, per lo sforzo e la dedizione dei maestri. dei familiari e degli studenti.
Uscendo dalla scuola il popolo, come avviene abitualmente, lo ha aspettato per salutarlo, per ringraziarlo o per riferirgli un problema, per dargli…aché… come Isabel Fernández, una vicina che dalla porta di casa sua lo ha ringraziato per la visita e per l’accompagnamento.
A pochi metri, nel mezzo dell’isolato circondato da gente grata, Díaz-Canel ha ringraziato per la pazienza nel mezzo di queste condizioni difficili per l’appoggio e la fiducia nella Rivoluzione vinta in 60 anni di sforzi del popolo.
UNA RESIDENZA PER GLI INSEGNANTI…
Tra le entità premiate con la Bandiera Prodezza del Lavoro, c’è stata la residenza per gli insegnanti di Diez de Octubre, La Asunción, che aveva perso il tetto con il passaggio del tornado e che oggi è completamente ristrutturata.
Il Presidente cubano è giunto sino a lì.
Questa residenza può accogliere 500 insegnanti, ma oggi gli ospiti sono 308.
Con la mano sulla spalla di una maestra di Santiago di Cuba che da dieci anni insegna a L’Avana, Díaz-Canel ha fatto domande sulle condizioni, la qualità dell’ opera, il lavoro e le disposizioni da seguire …
Poi ha visitato l’installazione, ha augurato che il corso termini bene ed ha insistito che si deve apprendere dall’esperienza del tornado, e andandosene, come in altre occasioni, nel tragitto si è sentito gridare «Viva Díaz-Canel!».
E lui ha aggiunto «Viva la Rivoluzione!»