Unire il cammino della scienza alla produzione degli alimenti

Rinforzare i legami nella produzione tra l’agricoltura e l’industria alimentare, spolverare e attualizzare le investigazioni realizzate a Cuba in materia d’alimenti e ottenere un adeguato bilancio tra quello che si produce per la via statale e la non statale, sono state linee d’azione segnalate dal Presidente cubano, durante la chiusura del primo seminario “La produzione degli alimenti con più scienza”.

Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, durante la chiusura del primo seminario “La produzione degli alimenti con più scienza”, ha lodato l’incontro, nonostante l’insoddisfazione con la scienza che si chiude nei cassetti, per questa vera novità che si deve vedere sulla tavola delle famiglie cubane.

Rinforzare i legami nella produzione tra l’agricoltura e l’industria alimentare, spolverare e attualizzare le investigazioni realizzate a Cuba in materia d’alimenti e ottenere un adeguato bilancio tra quello che si produce per la via statale e la non statale, sono state linee d’azione segnalate dal Presidente cubano, durante la chiusura del primo seminario “La produzione degli alimenti con più scienza”.

Rinforzare i legami nella produzione tra l’agricoltura e l’industria alimentare, spolverare e attualizzare le investigazioni realizzate a Cuba in materia d’alimenti e ottenere un adeguato bilancio tra quello che si produce per la via statale e la non statale, sono state linee d’azione segnalate dal Presidente cubano, come si legge nella pagina web ufficiale della Presidenza.

«L’importante ha detto, è ci siano molti produttori e che gli alimenti giungano al nostro popolo senza problemi e senza troppi intermediari che moltiplicano i prezzi».

Díaz-Canel ha respinto la mentalità importatrice che accomoda e frena l’iniziativa e la creatività e che si esprime per esempio nello sviluppo di bio prodotti, ritardato con l’importazione di fertilizzanti; la produzione di mangime per gli animali, per il quale si spendono forti somme e la produzione di polli, alimento che s’importa totalmente nel paese. In tutti questi casi si stanno già assumendo alternative.

Le importazioni di alimenti – e una gran parte si può produrre nei campi dell’Isola – costano all’economia cubana più di 2000 milioni di dollari l’anno.

Il mandatario ha segnalato il vincolo tra poli scientifici e quelli della produzione per applicare a questi ultimi tutta la scienza possibile che permette d’aumentare la produzione. Inoltre ha sottolineato quanto realizzato da produttori cubani nelle coltivazioni del riso e dei fagioli, che ha permesso di sostituire buona parte delle importazioni. Ugualmente ha lodato la produzione del miele delle api. A Cuba c’è anche il miele di canna da zucchero, per questo si specifica.

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