Fondi destinati ad aiuti umanitari usati per discoteche, alcol e prostitute
Si allarga a macchia d’olio lo scandalo che coinvolge il golpista autoproclamatosi presidente del Venezuela Juan Guaido e il suo partito Voluntad Popular. I fondi ricevuti per portare aiuti umanitari in Venezuela sono in realtà stati in larga parte utilizzati in Colombia per pagare discoteche, alcol e prostitute.
Ci sarebbero tutti gli ingredienti per montare delle interessanti inchieste giornalistiche. Invece in Italia notiamo silenzio assoluto. Basta fare una ricerca sul più popolare dei motori di ricerca per constatare che non vi sono notizie pubblicate in merito allo scandalo che coinvolge Guaido e la sua cricca di golpisti. Quegli stessi media che utilizzano ogni minimo rumors proveniente da Caracas per attaccare il governo e il presidente Maduro adesso tacciono. Imbarazzati evidentemente. Sarebbero costretti ad ammettere che da anni mentono su tutta la linea.
Nella giornata di lunedì, il ministro del Potere Popolare per la Comunicazione e l’Informazione della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Jorge Rodriguez, ha mostrato foto e video esclusivi a proposito delle due prostitute colombiane che portarono via 250.000 dollari statunitensi in contanti al deputato venezuelano di opposizione Freddy Superlano la notte prima degli atti terroristici che da Cucuta, in Colombia, avevano come obiettivo quello di forzare la frontiera venezuelana il 23 di febbraio.
Cosa faceva un deputato venezuelano con 250 mila dollari in contanti in una camera d’albergo accompagnato da due prostitute? A cosa servivano quei soldi, qual era la missione che Juan Guaidó aveva affidato a Freddy Superlano?
Nessuno ha provato a rispondere a queste domande perché la risposta è palese: la grande quantità di denaro in valuta estera era destinata a pagare gli atti di violenza terroristica avvenuti il ??23 febbraio, presumibilmente per giustificare l’ingresso di “aiuti umanitari” che alla fine si sono rivelati falsi.
Il ministro ha mostrato un frammento di video in cui il leader di Voluntad Popular si trova in una discoteca a Cúcuta la notte del 22 febbraio 2019, il giorno del concerto di opposizione al confine.
Poi ha mostrato una foto con le due prostitute mentre lascia l’hotel Penelope, dopo aver passato la notte.
Il vicepresidente e ministro della comunicazione, turismo e cultura si è chiesto anche perché la polizia colombiana non abbia proseguito le indagini che sono iniziate dopo aver appreso che Superlano e il suo assistente, un cugino morto per l’assunzione di sostanze proibite, erano stati intossicati nell’hotel cucuteño.
“Perché abbiamo questa foto e la polizia colombiana non le ha mostrate? Perché non ha identificato le due prostitute e ha insabbiato la vicenda?”.
Rodriguez ha detto che sul certificato di morte del cugino di Superlano appare, come causa di morte, il consumo di una sostanza diversa da quella usata per intossicarli e intorpidirli nell’albergo. Presumibilmente era la cocaina che aveva consumato il defunto.
“È una gigantesca e putrida trama di corruzione per dirottare denaro che serve per bambini malati, per acquistare cibo e medicinali, e invece lo hanno distratto per pagare alcol, prostitute e hotel di lusso”.