Raúl e Díaz-Canel hanno assistito nella notte di venerdì 28 alla cerimonia di consegna dei diplomi agli alunni delle medie della Scuola Speciale Solidaridad con Panamá, un luogo per l’amore infinito.
Diciassette studenti della Scuola Speciale Solidarietà con Panama hanno salutato “ufficialmente” nella notte di venerdì 28 l’istituzione che li ha accolti da piccolissimi per farne dei bravi ragazzi che ora hanno terminato le scuole medie.
Alla festa di consegna dei diplomi, come invitati speciali, erano presenti il Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba, il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, e il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez.
Quando tutto sembrava indicare che la pioggia avrebbe bagnato la festa, il cielo si è ripulito dalle nubi e la direttrice della scuola, Esther La O Ochoa, la cara Teté di tutti i bambini ha preso la parola per parlare di quei ragazzi giunti alla Solidaridad con Panamá con appena quattro anni.
«Questo è un arrivederci, non è un addio definitivo, perché staremo in contatto tutta la vita.
«Voi siete bambini che lasciano il segno, ha confessato con emozione, e ci avete fatto maestri felici ad ogni conquista. Siate sempre degni, mantenete la fronte alta, difendete i valori che avete appreso a scuola in questi dieci anni e soprattutto difendete la Rivoluzione»
Teté ha ricordato il Comandante in Capo, quando trent’anni fa, nei difficili tempi del Periodo Specile fondò contro i venti e le maree questa scuola per curare i bambini che necessitano più appoggio, perché nessuno resti abbandonato.
Di questo appoggio permanente è testimone il fatto che sei ragazzine e 11 ragazzi hanno terminato le medie e cominciano altri percorsi nei licei, nei politecnici o in seno alle loro famiglie.
Daylín è la quindicenne che pochi mesi fa aveva inviato una lettera a Raúl invitandolo alla sua festa di compleanno. Ora gli ha scritto di nuovo e lui con piacere è tornato alla scuola, un luogo, ha detto, che lo riempie sempre di emozioni.
Balli, canzoni, poesie e la festa che abitualmente porta con sé in questa scuola la Compagnia Infantile di Teatro La Comenita, hanno fatto di questa cerimonia un momento speciale.
Lì il Generale d’Esercito ha fatto i suoi complimenti ai diplomati per il premio dei loro sforzi e li ha invitati a continuare a studiare. Ha parato dell’enciclopedia /1000 Domande e 100 Risposte/ elaborata da accademici cubani, che aveva inviato come regalo poco prima.
Durante la festa alla quale hanno partecipato il vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Roberto Morales Ojeda, il cancelliere Bruno Rodríguez Parrilla, la ministro d’Educazione, Ena Elsa Velázquez Cobiella, e altri dirigente della capitale, Raúl ha parlato con un gruppo di bambini che andranno nelle nuove scuole speciali di Santa Clara e Santiago, “per far sì che siate più vicini a casa”.
«Vi verremo a visitare quando torneremo là», ha promesso loro.
Un altro momento allegro della serata è stato quando il Generale d’Esercito ha incontrato tra gli invitati Mabelita, quella bambina che nella sua sedia a rotelle ha divertito Cuba recitando con La Colmenita. Oggi ha 31 anni e si è laureata due volte: è istruttrice d’arte e psicologa.
«Che grande volontà e che gran cuore! Mi rallegra molto vederti e avere tue notizie!» ha commentato prima d’abbracciarla.
Poi Raúl e Díaz Canel hanno visitato la palestra dell’istituzione dove la fisiatra Iamilé Quintero ha spiegato gli esercizi che gli studenti realizzano per correggere la marcia ed ha mostrato alcuni strumenti, tra i quali due nuove biciclette per pazienti con cardiopatie. Lì i piccoli si esercitano come parte dell’ attenzione integrale che ricevono nella scuola sognata da Fidel e che oggi è la casa di 170 bambini molto amati.