per finanziare l’opposizione venezuelana
Il governo del presidente statunitense, Donald Trump, pretende di sviare 40 milioni di dollari, assegnati come aiuti umanitari all’America Centrale, per finanziare l’opposizione venezuelana.
«Il denaro (assegnato per aiuti umanitari all’America Centrale andrà al Venezuela in risposta a una crisi urgente che coinvolge gli interessi nazionali degli USA, ha informato l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID, la sigla in inglese) ha informato Hispantv.
In accordo con un rapporto pubblicato martedì 16 dal quotidiano statunitense Los Angeles Times, la USAID ha informato il Congresso degli Stati Uniti che i fondi destinati agli aiuti umanitari per i paesi centro americani saranno sviati per appoggiare l’opposizione venezuelana guidata da Juan Guaidó, l’auto proclamato «presidente interino» del paese bolivariano.
La relazione precisa che il fondo di 41,9 milioni di dollari si utilizzerà per stipendi, biglietti aerei e propaganda, in modo che l’opposizione lo possa gestire e dedicare ai progetti che possono «costruire la democrazia» in Venezuela.
La relazione della USAID è stata presentata alcuni mesi dopo che l’inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, aveva ordinato al Dipartimento di Stato nordamericano di destinare milioni di dollari in aiuto al Triangolo Nord (Guatemala, Honduras, El Salvador).
Il presidente Trump, aveva spiegato che la ragione di quella decisione era la mancanza d’appoggio data a questi tre paesi citati per frenare l’emigrazione verso gli USA.
La decisione del magnate repubblicano di sviare il riferito fondo ha provocato molte critiche; un assessore del Congresso ha condannato questa misura dicendo che l’Amministrazione Trump sta destinando «il denaro che aiuterebbe i bambini poveri dell’America Centrale per pagare i salari a Guaidó e ai suoi funzionari impiegati».
Il Venezuela attraversa da mesi una profonda crisi politica, per via dei tentativi di Guaidó di far cadere il mandatario legittimo, Nicolás Maduro, che guida il paese con una grave situazione economica, prodotta dagli embarghi del petrolio e dalle sanzioni finanziarie imposte dagli Stati Uniti in appoggio al leader golpista.