José Martì
«Si dica Bolívar, e già si vede davanti il monte al quale più che la neve serve da corona l’imbottito cavaliere, già il pantano nel quale si mescolano con tre repubbliche nel tascapane i liberatori che vanno a completare la redenzione di un comando. Oh, no! Con calma non si può parlare di colui che non visse mai con lei : di Bolívar si può parlate con una montagna per tribuna o tra fulmini e saette, o con un gruppo di popoli liberi nel pugno e la tirannia decapitata ai piedi …!
«(…) Fu in realtà un uomo straordinario. Visse come in un rogo, e lo era. Ama, e quello che dice è come un rosone di fuoco (…)
Come i monti nella larghezza della base, con le radici nel mondo e sulla cima eretto e affilato come per penetrare meglio nel cielo ribelle».