Luiz Inácio Lula da Silva è stato assolto dal giudice del decimo Tribunale Federale di Brasilia, Vallisney de Oliveira, che ha indicato che non esistono prove che coinvolgano l’ex presidente con i contratti dell’impresa brasiliana Odebrecht, in Angola.
Fonti ufficiali hanno confermato che un giudice del decimo Tribunale Federale di Brasilia ha assolto l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva, nel caso per presunta organizzazione criminale e lavaggio di denaro negli affari dell’impresa Odebrecht in Angola.
Telesur ha informato che, in accordo con il giudice Vallisney de Oliveira, non esistono prove che determinino la colpevolezza dell’ex presidente e di sua nipote Taiguara Rodrigues dos Santos, nel caso dei contratti della Odebrechten nel paese africano.
La sentenza d’innocenza è stata dettata dal giudice Ricardo Leite, del decimo Tribunale Federale di Brasilia.
Vallisney de Oliveira ha stabilito l’assoluzione dell’ex presidente dopo che la difesa di Lula da Silva aveva detto ch questi non aveva sollecitato né ricevuto alcun vantaggio per il suo incarico di presidente del Brasile.
Il giudice ha indicato che esistono le prove che l’ex presidente «non ha realizzato o seguito il lavoro, e la descrizione del reato e le sue circostanze non erano sufficientemente chiare».
Lula da Silva è in carcere dal 7 aprile del 2018 nella Super Intendenza della Polizia Federale a Curitiba, dopo la condanna a 12 anni e un mese di carcere per i delitti di corruzione passiva e lavaggio di denaro, pena che il Tribunale Superiore di Giustizia ha ridotto a 8 anni e 10 mesi.
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