Il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha annunciato l’installazione nei prossimi giorni dello Stato Maggiore per la Ripresa dell’economia e ha assicurato che il paese romperà il blocco finanziario a cui è sottoposto.
Dal Palazzo di Miraflores, dove si è riunito con l’Alto Comando Politico della Rivoluzione Bolivariana, ha ribadito che il Venezuela è soggetto ad una guerra economica e ad una persecuzione finanziaria internazionale.
Ha accusato che le agenzie che valutano il rischio di investire in un paese collocano Caracas ai livelli più bassi per impedire che acceda al credito internazionale.
La settimana scorsa l’agenzia Fitch ha posizionato il Venezuela in tripla C e quindi in possibile sospensione dei pagamenti (default).
Maduro ha anche detto che gli USA hanno scatenato una “guerra di mercato” contro i paesi esportatori di petrolio.
Sui prezzi bassi dell’oro nero, a 50 dollari al barile, ha detto che è il prodotto dell’ “inondazione del mercato con tecniche che distruggono”, come la fratturazione idraulica (fracking).
Nonostante ciò, ha detto, “Il Venezuela soddisferà tutti i suoi impegni internazionali e manterrà il ritmo dei suoi investimenti per lo sviluppo economico e sociale”.
“Romperemo il blocco finanziario” ha insistito il capo dello Stato come ha fatto un appello a “tutti i settori del paese che vogliono lavorare nel contesto della Costituzione e per produrre e creare Patria”.
