Il presidente inoltre afferma che USA e Regno Unito hanno rubato l’oro della Banca Centrale del Venezuela
Il multiforme attacco lanciato contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela prevedeva anche l’uccisione del legittimo presidente del paese, Nicolas Maduro, che nell’agosto dello scorso anno fu vittima di un fallito attentato con droni carichi di esplosivo.
Un attacco ordinato dal consigliere per la sicurezza della Casa Bianca John Bolton, secondo quanto denunciato da Maduro in un’intervista rilasciata al giornalista statunitense Max Blumenthal.
“Oggi ho verificato che l’attacco è stato ordinato e autorizzato da John Bolton alla Casa Bianca”, ha dichiarato Maduro, sottolineando che il consigliere per la sicurezza e l’ex presidente colombiano Juan Manuel Santos hanno dato l’ordine all’ex deputato venezuelano Julio Borges di eseguire l’azione contro la sua persona.
Il tutto, continua Maduro, dalla logistica al supporto istituzionale e all’intelligence colombiana, attraverso l’assistenza tecnica, punta verso Bolton, che Maduro ha accusato di “avere una mentalità criminale e omicida”.
Ha anche affermato che, sebbene non possa accusare il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per il momento, in relazione a questi fatti, ha tutte le prove per accusare e richiedere una “indagine storica” su Bolton, definito senza mezzi termini come un “criminale”.
L’inquilino di Palazzo Miraflores ha affermato che sia gli autori intellettuali che le persone che hanno finanziato e diretto il tentativo di assassinio attraverso videoconferenze vivono nella città statunitense di Miami (storicamente un santuario anticomunista) e sono “protetti dal governo degli Stati Uniti”, dal momento che “fanno parte delle reti istituite dalla Casa Bianca”.
Inoltre, ha sottolineato che le autorità hanno testimonianze e prove di tutti i responsabili materiali dell’attacco fallito con i droni, che “portano a Borges a Bogotá”, Santos e Bolton.
Lo stesso Bolton ha annunciato nella giornata di martedì la firma da parte di Trump di un ordine esecutivo che consente il congelamento di tutti i beni del governo del Venezuela e proibisce le transazioni, dato che ritiene che nel paese latinoamericano “il tempo per il dialogo sia finito” e “ora è il tempo di agire”.
La misura, che aumenta in modo significativo la pressione contro la nazione per isolare Maduro a livello internazionale e cercare di rovesciarlo, “autorizza sanzioni a persone straniere che forniscono supporto, beni o servizi a qualsiasi persona sanzionata, compreso il governo del Venezuela”.
Stati Uniti e Regno Unito hanno rubato le riserve d’oro del Venezuela
“Hanno rubato più di 1,4 milioni di dollari solo in riserve auree della Banca Centrale del Venezuela. Sai che le banche centrali dei paesi hanno un’immunità speciale, è un accordo postbellico. Immunità speciale per le banche centrali”, ha denunciato con forza Nicolas Maduro.
Il presidente ha poi sottolineato che il Venezuela affronta questo crimine di guerra “con lavoro, creatività, perseveranza, resistenza. Posso dire al popolo degli Stati Uniti che prima o poi supereremo tutte queste politiche criminali”.
“Gli Stati Uniti, il governo degli Stati Uniti, perseguita il Venezuela in modo che non possa acquistare medicinali in tutto il mondo. Ci perseguitano in modo che non possiamo comprare cibo, forniture, prodotti di base, quindi non possiamo comprare nulla in tutto il mondo”, ha affermato per far sapere al mondo quel che realmente accade nel paese sudamericano.
Dato l’attacco criminale contro la nazione, il Capo dello Stato ha affermato che esiste un crescente movimento di solidarietà e sostegno nel mondo: “Il Venezuela è vittima di una brutale e criminale aggressione multidimensionale”.
Il popolo degli Stati Uniti, così come i popoli del mondo intero, dovrebbero sapere che le azioni illegali dell’amministrazione Trump costituiscono azioni di guerra, “gli esperti la definiscono una guerra non convenzionale. È una guerra economica, finanziaria, commerciale”.