Durante una tournée in Brasile per promuovere il suo romanzo “La trasparenza del tempo”, lo scrittore cubano Leonardo Padura ha voluto fare visita all’ex presidente Lula a Curitiba.
L’incontro è avvenuto il 15 agosto 2019, insieme all’attivista Monica Benicio, vedova di Marielle Franco. Dopo la visita, l’autore di “L’uomo che amava i cani” ha rilasciato la seguente dichiarazione pubblica, in cui esprime la sua solidarietà con l’ex presidente e raccontando alcune impressioni sull’incontro e sulla situazione del paese.
Dichiarazione:
“Dall’inizio della causa penale contro l’ex presidente Lula, sospettavamo che questa fosse una strategia disegnata al fine di rendere impossibile l’accesso alla disputa elettorale al candidato, il cui nome, i sondaggi davano come il più sicuro per la Presidenza del Brasile nelle elezioni del 2018.
Le rivelazioni che sono seguite, specialmente negli ultimi mesi, confermano il fatto che Lula sia stato criminalizzato per ragioni politiche e non puramente per ragioni legali.
L’incarcerazione del presidente e la sua attuale permanenza in prigione hanno aperto la porta ad una rottura in Brasile di un sistema di stato veramente democratico.
Credo fermamente che in nessun paese o sotto nessun sistema una persona debba essere perseguita, criminalizzata, attaccata per le sue cariche politiche. E’ un diritto universale dell’uomo avere libertà di opinione politica, sempre che queste azioni, idee, attitudini non generino manifestazioni di odio, xenofobia, discriminazione o persecuzione di altre persone.
Dalla mia modesta posizione personale e considerandomi amico del presidente Lula da Silva, simpatizzo con tutti gli uomini e donne del mondo che hanno sofferto persecuzioni e molestie per aver difeso le loro idee sulla società e sul mondo, senza violenza.
Grazie alla mia visita alla sua prigione della Polizia Federale di Curitiba, ho conosciuto un Lula emozionato, un lottatore, convinto delle sue ragioni, disposto a rimanere in prigione fino a quando non potrà uscirne da uomo libero. Ha fiducia nel fatto che prima o poi la giustizia farà la sua parte”.
testo e foto da El Publico
traduzione di Marco Bertorello