Per il secondo giorno consecutivo, il presidente dei Consiglio di Stato e dei Ministri, Miguel Diaz-Canel, ha partecipato nella Mesa Redonda per continuare ad informare il popolo sulle misure che adotta il paese davanti ai problemi della disponibilità di alcuni combustibili che provoca la nuova scalata di sanzioni dell’Amministrazione Trump, che ora minaccia e ricatta le aziende e le navi che trasportano petrolio a Cuba, nel suo affanno di inasprire il bloqueo contro l’Isola.
Insieme al presidente cubano, sono stati presenti nello spazio televisivo i ministri di Energia e Miniere, Raul Garcia Barreiro; dei Trasporti, Eduardo Rodriguez Davila, e di Economia e Pianificazione, Alejandro Gil Fernandez.
Un popolo saggio
Dopo la Mesa Redonda di questo mercoledì, dove il mandatario ed i ministri che l’hanno accompagnato hanno offerto una dettagliata panoramica della situazione energetica e le misure per affrontarla, sono state molte le dimostrazioni di comprensione ed appoggio del popolo alla direzione del paese.
“Quello che abbiamo ricevuto in materia di appoggio è più grande di una superpetroliera piena di combustibile. Che classe di popolo abbiamo! Grazie Cuba, per esprimere appoggio alla Mesa Redonda di ieri. Questo ci dice dove andiamo e fino a dove arriveremo, e ci serve per orientare il Consiglio dei Ministri”, ha affermato Diaz-Canel all’inizio della comparizione televisiva.
Ha anche ringraziato i giovani per le loro opinioni e per essere preparati per dare la risposta che chiede loro il paese. “Questo è pensare come paese, è pensare come Cuba. Ora dipenderà da noi soddisfare, spiegare e dire quello che si potrà fare.”
“Sono problemi congiunturali e non sono dovute all’improvvisazione. Non si può sperare che tutto trascorra normalmente quando si tagliano le vie di accesso ai finanziamenti ed ai prodotti. Il governo cubano ha lavorato intensamente per scavalcare il bloqueo e l’assedio economico.
“È importante dare informazioni perché, altrimenti, le menzogne creano incertezza. Ci sono dicerie che affermano che prederemo misure estreme e non è vero. Non sarà così. Oggi i ministri spiegheranno le misure. Qui si dice la verità e solo la verità, quello che non si dice è per non cedere davanti alle difficoltà. Il nemico ci vuole chiudere tutte le porte possibili”, ha proseguito il mandatario.
Ha spiegato che ci sono varie ripercussioni che danno un’idea sbagliata della nostra realtà. “Oggi abbiamo avuto un’altra riunione del Consiglio dei Ministri e si è valutato lo stato del combustibile e delle medicine”.
da Cubadebate traduzione di Ida Garberi