Noti specialisti di 20 paesi uniti dal cuore

SANTA CLARA — L’ evento più importante di Cardiologia in Cuba, Cardiovilla 2019, è iniziato nel Cayo Santa Maria con la partecipazione di noti specialisti  di 20 paesi per dibattere le cause principali di morte, il modo e le maniere più avanzate d’affrontare le malattie cardiovascolari.

L’incontro viene organizzato ogni quattro anni dal Cardiocentro «Comandante Ernesto Che Guevara» di Villa Clara, e mette a fuoco le analisi della chirurgia vascolare e le terapie intensive peri-operatorie, gli interventi in cardiologia, la chirurgia vascolare, l’anestesiologia vascolare e la medicina rigenerativa, tra i molti temi.

Il Dr. Jesús Satorre Ygualada, direttore del Cardiocentro ha detto che tra i temi da dibattere ci sono l’introduzione dei nuovi farmaci sviluppati dal Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia -CIGB – destinati al trattamento delle malattie ischemiche del cuore, la detta cardiologia del futuro basata nei modelli tridimensionali dei cuori artificiali, l’applicazione della nanotecnologia e la riparazione delle irregolarità valvolari partendo da nuovi metodi.

Vi hanno partecipato specialisti dell’American College of Cardiology degli Stati Uniti con noti specialisti provenienti da Spagna, Messico, Argentina, Svizzera, Bolivia, Honduras, Italia, Panama, Repubblica Dominicana, nazioni africane, e una nutrita partecipazione dell’Isola.

L’incontro è terminato ieri, giovedì 10 ottobre, ed ha riunito vari congressi, simposi e seminari ed ha compreso la realizzazione del XIV Seminario Nazionale di Prevenzione e Riabilitazione Cardiovascolare, oltre a propiziare un incontro di cardiologi stranieri laureati in Cuba, ha detto il Dr. Satorre Ygualada, presidente del comitato organizzatore.

Il Cardiocentro di Villa Clara , anfitrione del Congresso, dalla sua fondazione del 1988 ha realizzato circa 10.000 operazioni, cifra che lo pone tra i migliori del paese, con una sopravvivenza chirurgica del 95.2%, una tra le più alte di Cuba, paragonabile a quelle di paesi altamente sviluppati.

Tra le operazioni realizzate, quelle a 2300 coronarie, buona parte delle quali senza circolazione extra corporea, oltre alla sostituzione vascolare, i re interventi, gli aneurismi e le exeresi di tumore tra le tante realizzate.

Ugualmente risalta il basso numero di re interventi, al di sotto della media nazionale e la qualità del servizio di chirurgia vascolare con quasi 2000 operazioni e un sopravvivenza del 99%.

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