quello che succede in Ecuador e Cile?
Clodovaldo Hernandez – LaIguana.tv
Poiché oggi è domenica, facciamo un po’ di esercizio. Ovviamente raccomando anche l’esercizio fisico, ma in questo caso mi riferisco al gioco di ipotizzare, cosa sarebbe successo se…? Vediamo:
Cosa sarebbe successo se in Venezuela, invece di dichiarare in stato di ribellione l’Assemblea Nazionale, la Camera Costituzionale della Corte Suprema di Giustizia l’avesse dichiarata sciolta, così come ha fatto il presidente supplente Martín Vizcarra con il Congresso del Perù?
Cosa sarebbe successo se prima dei primi disordini violenti ad Altamira e dintorni, nel 2014 o 2017, il presidente Nicolás Maduro avesse sospeso le garanzie, decretato lo stato di emergenza e ordinato il coprifuoco (anche se fosse stato solo nel comune Chacao), come ha fatto Lenin Moreno in Ecuador e Sebastián Piñera sta facendo in Cile?
Cosa sarebbe successo se Maduro fosse salito sulla tribuna di oratori dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per presentare una serie di bugie, falsi positivi e fake news, con l’intenzione di istigare un attacco internazionale contro un altro Stato, come fatto dal presidente colombiano Iván Duque?
Cosa sarebbe successo se invece di una banda di snob con maschere antigas di ultima generazione e malandrini jngaggiati a suon di dollari, a manifestare contro Maduro fossero state di centinaia di migliaia di poveri, come in Ecuador, o di persone oltraggiate di tutti strati sociali, come lo sono in Catalogna?
Cosa sarebbe successo (o cosa sarebbe accaduto) se la stampa mondiale che ha elevato alla categoria di rock star i guarimberos venezuelani che hanno sparato alla polizia con mortai in PVC o lanciato bottiglie di escrementi, avesse dato loro un trattamento anche lontanamente simile al manifestanti provenienti da Ecuador, Colombia, Haiti, Catalogna e Cile, che non usano queste armi “fatte in casa”?
Cosa sarebbe successo se una mezza dozzina di poliziotti venezuelani in abiti da robocop avessero gettato a terra, ammanettato e spinto in gabbia un giornalista di un famoso giornale, come ha fatto la polizia spagnola venerdì 18 a Barcellona con Albert García, reporter grafico di El País de Madrid?
Che cosa avrebbe detto Almagro se la repressione ecuadoriana fosse avvenuta in Venezuela o se la repressione cilena fosse avvenuta in Nicaragua?
Cosa avrebbero detto la Spagna e l’Unione Europea se i tribunali del Venezuela avessero messo in carcere da 9 a 13 anni a coloro che avevano tentato colpi di Stato, omicidi e violenze di strada, così come la Corte Suprema di Spagna ha fatto con i leader Indipendentisti catalani, anche se, secondo la stessa sentenza, non hanno commesso atti di violenza?
E alcune domande sulla stessa lunghezza d’onda, ma guardando al futuro:
Quale atteggiamento assumerebbe la Spagna se si costituisse un gruppo di paesi (ad esempio il gruppo di Stoccolma) che tentasse con ogni mezzo di rovesciare il proprio governo, come hanno fatto i governi di destra del gruppo di Lima rispetto al Venezuela?
Cosa direbbero Duque, Moreno e Piñera se Michelle Bachelet decretasse che si sono verificati eccessi repressivi delle forze di sicurezza, sulla base di segnalazioni di ONG per i diritti umani finanziate dai loro nemici politici, così come l’Alto Commissario nel caso del Venezuela?
(Traduzione de l’AntiDiplomatico)