«Ordinare, senza proibire l’importazione delle merci con fini non commerciali e garantire che le persone possano comprare nel paese elettrodomestici e apparecchi di qualità a prezzi competitivi, è uno degli obiettivi essenziali delle misure adottate di recente dal Consiglio dei Ministri, alle quali se ne sommano altre che si stanno implementando per stimolare l’economia», ha detto il vicepresidente della Repubblica, Salvador Valdés Mesa.
«Negli ultimi anni, ha commentato, si è incrementata l’importazione di merci senza carattere commerciale, realizzata da persone naturali, una tendenza appoggiata dall’entrata in Cuba di prodotti in una cornice di legalità e che una volta qui, terminano in un commercio illegale. Di fronte alla necessità di fare un’analisi integrale di questo complesso problema, approfondirne le cause e proporre misure per ordinarlo, è stata creata, ha detto Valdés Mesa, una Commissione Governativa formata da rappresentanti dei 14 organismi dell’ Amministrazione Centrale dello Stato».
Dalla diagnosi realizzata è apparso che con il proposito d’assicurare alla popolazione i prodotti alla base dell’alimentazione, l’igiene personale e la pulizia e di fronte al deficit di Moneta Liberamente Convertibile (MLC), è stato necessario ridurre gli acquisti di apparati elettrodomestici di gamma media e alta, e questo ha favorito in qualche modo l’importazione di questi articoli per le persone naturali che viaggiano all’estero.
Il Vicepresidente della Repubblica ha assicurato che:«Il denaro che esce dal paese per acquistare questi prodotti si stima in cifre significative e lo dobbiamo captare come fonte di divisa per approvvigionare la nostra industria e le catene dei supermercati e dei negozi. Non si può nemmeno disconoscere, ha aggiunto, che l’indurimento del blocco economico del Governo statunitense contro il paese, che ha limitato le risorse monetarie con l’animo di danneggiare soprattutto le famiglie cubane e il settore non statale ha, nello steso tempo incrementato l’assedio finanziario per impedire i pagamenti e gli incassi all’estero dell’Isola».
«Tutti questi fattori, ha considerato, hanno fatto sì che Cuba non disponga di finanziamenti sufficienti per importare le materie prime per l’industria e par permette alle nostre catene di rifornire il mercato. Uno degli obiettivi di base di queste misure, ha sostenuto il Vicepresidente della Repubblica,sarà dare più potenza all’industria cubana, utilizzando in maniera obiettiva le capacità installate, il finanziamento previsto nel piano dell’Economia e altre alternative, che facilitino la produzione nazionale, partendo dalle relazioni con i fornitori esterni».
In accordo con il vice mandatario, si concederanno bonificazioni o esenzioni doganali all’importazione delle materie prime e degli apparecchi, dando priorità a tutto quello che è destinato alla produzione nazionale di queste merci e ai prodotti di prima necessità e di maggior domanda per la popolazione,e questo permetterà di diminuire i prezzi al minuto.
Attraverso le imprese importatrici designate dal Ministero del Commercio Estero e l’Investimento Straniero (Mincex), si presteranno servizi d’importazione alle persone naturali con il supporto del MLC.
«Inoltre, ha aggiunto Valdés Mesa,si offriranno servizi di commercio alle persone naturali di parti, pezzi, accessori e altri prodotti automotori multimarca attraverso l’entità statale Servicios Automotores Sociedad Anónima (SASA), Cimex e altre che siano necessarie. E,a tono con la politica dell’informatizzazione, si svilupperanno e si fomenteranno al massimo le varianti del commercio elettronico, come i negozi virtuali, le vendite on line e le passerelle dei pagamenti nazionali e internazionali.
Poi ha sottolineato che tutte le vendite avverranno con schede magnetiche.
«Con quanto è stato disposto, ha detto Valdés Mesa, vogliamo migliorare i servizi di post-vendita (la garanzia) degli elettrodomestici venduti nel mercato nazionale, come la riparazione e la manutenzione, soprattutto perché gli apparecchi che oggi le persone importano non godono di questi benefici.
In 70 punti della nostra rete di negozi, in tutto il territorio, si realizzerà la vendita degli articoli che s’importano di più. E con le entrate che risulteranno dal commercio si contribuirà a rifornire le catene commerciali, oltre all’industria nazionale. Con questa misura non si proibisce l’importazione non commerciale di tali articoli nelle attuali circostanze, e i prezzi offerti saranno competitivi con quelli che esistono nel mercato al minuto dei paesi della nostra area geografica».
«Non saranno prezzi fissi, ha sostenuto, ma nemmeno speculativi. Aspiriamo ad ampliare nel tempo l’offerta degli elettrodomestici, anche se si inizierà con una quantità limitata d’assortimenti».
«Ci proponiamo di cominciare la vendita dei prodotti più domandati,come gli elettrodomestici, i ciclomotori elettrici, televisori con lo schermo piatto, arie condizionate e parti e pezzi di automobili. Nello steso tempo manterremo la vendita in CUC dei beni di linea economica».
Il Vicepresidente della Repubblica ha affermato che sono state create le condizioni per l’apertura delle aree previste nella rete dei negozi, per iniziare il commercio negli ultimi dieci giorni d’ottobre.
«Sarà un processo graduale e ordinato, che necessiterà un intenso programma di preparazione del personale delle catene dei negozi e di altre istituzioni coinvolte, per offrire un servizio di qualità come merita il popolo».
«Queste misure, ha ribadito Valdés Mesa, rafforzeranno la nostra industria nazionale e permetteranno il miglioramento dei servizi e degli’acquisti, nel territorio, di prodotti e articoli di uso duraturo per la casa. Quanto implementato con altre misure che continuiamo a studiare ci permetterà non solo di resistere, ma anche di fratturare il blocco economico e vulnerare le sue misure senza smettere di svilupparci. Ugualmente dobbiamo essere preparati per evitare e affrontare qualsiasi manifestazione d’accaparramento, rivendita di prodotti e condotte speculative».
«Recentemente abbiamo affrontato una contingenza energetica e non smettiamo di farlo; l’abbiamo superata con contro-misure dimostrando che non ci fermeranno» ha concluso.
OFFERTE, NON PROIBIZIONI
Captare, a favore dell’economia e l’industria cubana, le divise che oggi escono dal paese di fonte all’assenza dell’offerta di determinati prodotti, è uno dei propositi di queste misure che hanno considerato il disegno organizzativo del mercato al minuto.
«Si tratta, ha sottolineato Alejandro Gil Fernández, ministro d’Economia e Pianificazione, d’adottare misure dal lato delle offerte e non delle proibizioni, cercando di dare risposte alla domanda solvente di un segmento della popolazione che sino ad ora era insoddisfatta».
«Lo stesso disegno del piano, ha commentato, sottoposto alle priorità del beneficio sociale, ha impedito di disporre di finanziamenti sufficienti per rifornire il mercato di prodotti di questa natura e soprattutto mantenerlo.
Oggi abbiamo un livello d’investimenti nell’industria che sono scarsamente utilizzati, sia per i televisori che per le lavatrici, i frigoriferi e altri elettrodomestici, non per mancanza di domanda, ma di finanziamento. Queste risorse che l’industria cubana necessita, possono provenire giustamente da questa domanda. E non parliamo, ha insistito di meccanismi amministrativi, ma di far sì che progressivamente queste risorse drenino l’industria nazionale e che sia sempre maggiore il livello d’integrazione,con qualità e prezzi competitivi».
Gil Fernández, ha sostenuto che: «La rete al minuto in moneta liberamente convertibile permetterà di rifornirci mediante l’importazione o il pre- finanziamento dell’industria nazionale».
Questo ci darà un livello d’attività che oggi non abbiamo. L’implementazione di queste misure suppone un vincolo di guadagno-guadagno, perché se da un lato si soddisfa la domanda esistente di determinati prodotti, dall’altro, si ottengono finanziamenti e si trasferisce un supporto di liquidità all’industria che le permette d’approfittare al massimo le capacità disponibili ed anche sviluppare investimenti».
«La strategia, ha sostenuto, è garantire la presenza dei prodotti nei negozi, integrare gradualmente l’industria cubana senza porre a rischio le offerte e disporre di determinati livelli di liquidità senza dipendere dalle assegnazioni centralizzate».
Il titolare di Economia e Pianificazione ha anche richiamato l’attenzione sul trattamento che – dal piano dell’economia del 2020- deve avere questo insieme di misure che favoriscono la captazione di divise e stimolano l’entrata di altre.
«Si tratta d’applicare misure con senso pratico che permettano di rispondere al contesto attuale e di superere il blocco »,ha concluso.
Le Entità importatrici approvate
1. Consumimport
2. Transimport
3. Maquimotor
4. Divep
5. Catena di Negozi Caribe
6. Citmatel
7. Palco
8. Cimex, s. a.
9. Copextel, s. a.
10. Sasa
11. Caracol, s. a.
OPERAZIONi SOLO CON SCHEDE MAGNETICHE
La ministro presidente del Banco Centrale di Cuba, Irma Martínez Castrillón, ha detto che l’apertura di conti correnti in USD alle persone naturali, associata alle schede magnetiche, si potrà realizzare nel Banco Metropolitano s.a. (Banmet), di Crédito y Comercio (Bandec) e Popolare di Risparmio (BPA) e sarà necessario solo presentare la carta d’identità.
Questi conti non necessitano un saldo minimo per l’apertura e non calcolano nè applicano interessi.
Potranno ricevere fondi attraverso trasferimenti dall’estero che include le rimesse che oggi si realizzano nei conti bancari e con trasferimenti da altri conti in divisa.
Inoltre si potranno ricevere depositi in contanti in dollari statunitensi, euro, sterline, dollari canadesi, franchi svizzeri, pesos messicani, corone danesi, corone norvegesi, corone svedesi e yen giapponesi.
La ministro Martínez Castrillón ha segnalato che la scheda magnetica si potrà usare nei negozi selezionati e nelle imprese di commercio con l’estero per le importazioni che si sollecitano. Inoltre si potrà usare per altri servizi offerti dalla banca che l’ha emessa, nei canali per i pagamenti elettronici.